Cultura

"I violini di Vivaldi e le Figlie di
Choro": mostra dell'MdV a Venezia

L'esposizione dei Violini di Vivaldi lo scorso anno all'MdV

Dal Museo del Violino di Cremona, a Venezia, negli spazi dell’Istituto Provinciale per l’Infanzia Santa Maria della Pietà. Inaugura oggi nella città lagunare la mostra I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro, che l’anno scorso era stata allestita all’MdV, segnando anche un gemellaggio tra due istituti dalla storia centenaria come la Fondazione Città di Cremona e l’orfanotrofio Santa Maria della Pietà. In mostra, gli strumenti ad arco dell’Ospedale della Pietà studiati e restaurati a Cremona tramite una collaborazione tra Museo del Violino, Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Pavia e  Cr. Forma.

La proficua sinergia tra istituzioni e poli d’eccellenza ha permesso di conservare e valorizzare questa testimonianza, unica nel suo genere, della competenza artigianale veneziana tra il XVII e il XVIII secolo.

L’evento si concluderà con un’audizione eseguita dal Maestro Alberto Martini dell’orchestra I Virtuosi Italiani con il violino del 1751 realizzato da Pietro Guarneri, permettendo così di riascoltare dal vivo, nella suggestiva cornice della Chiesa della Pietà, la “voce” ritrovata di questo capolavoro dell’arte liutaia conservato nel percorso museale.

Antonio Vivaldi è considerato il più influente e originale musicista italiano del periodo Barocco, il cui genio viene ispirato dal violino nella ricerca di soluzioni compositive sempre nuove. L’esposizione sarà visitabile su prenotazione a partire dal 13 aprile 2022 e consentirà di scoprire la fulgida tradizione musicale dell’Ospedale della Pietà attraverso gli strumenti scelti e utilizzati dal prete rosso e dalle sue allieve.

La collezione di strumenti ad arco dell’Ospedale della Pietà è riconosciuta come rarissimo complesso di strumenti “barocchi”, provenienti da un’unica e antica Cappella Musicale e in parte non sottoposti a interventi di ammodernamento. Quasi tutti gli strumenti hanno cessato l’uso continuo alla fine del XVIII secolo, quando il violino non aveva ancora compiuto l’intero percorso evolutivo; quindi, la maggior parte di essi si presenta ancora allo stato originale.

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