Transizione energetica, a Cremona
si parte dal biometano
Si è tenuta venerdì pomeriggio, a porte chiuse, la seduta dell’Ufficio di presidenza nella quale A2A ha illustrato il piano di investimenti per il territorio cremonese, una riunione arrivata anche a seguito delle richieste di delucidazioni avanzate dal gruppo consigliare di Forza Italia in uno degli ultimi consigli comunali.
La produzione di biometano da scarti agricoli e dell’industria alimentare sembra essere la prospettiva più concreta per avviare la transizione energetica in chiave cremonese, già 18 le aziende agricole con cui A2A ha stretto accordi, per la conversione di impianti di biogas, in una provincia la dove si ha una delle più alte concentrazioni.
Nel videoservizio (in alto), alcuni degli investimenti illustrati dal manager A2A Claudio Sanna
“E’ stato sicuramente un momento utile di primissima restituzione”, ha commentato a margine dell’incontro Carlo Malvezzi, capogruppo FI. “Prendo atto che su alcune tematiche come il biometano c’è molta concretezza, anche perchè è un settore incentivato da contributi e c’è un forte rapporto con la realtà agricola; su altre tecnologie mi pare di capire che siamo ancora lontani dall’avere un’efficacia concreta, pertanto rimaniamo piuttosto scettici: sia perchè c’è ancora poca sperimentazione, sia per una questione di costi. Siamo pronti a superare questi dubbi qualora si vedessero concretamente dei risultati”.
“Sul termocombustore è stato ribadito quanto si sapeva già e cioè che l’autorizzazione scadrà nel 2029. Non si è minimamente trattato il tema di sostituzione dell’impianto”.
Altri temi trattati (ma tra tutti i consiglieri vige la consegna del silenzio) sono stati accenni ad investimenti per ammodernare la centrale a biomasse, mentre per quanto riguarda l’impianto ad alghe sono in corso progetti che occuperebbero 5 ettari di terreno.
E per quanto riguarda i 50 milioni della parte sperimentale del piano Cremona 20/30 non c’è ancora concretezza in attesa di capire gli eventuali adeguamenti al Pnrr.
Si è parlato anche di raccolta differenziata ed è stato ammesso che a fronte del risultato ormai assodato dell’80% in città, molto resta da fare sul miglioramento della qualità dei rifiuti raccolti. gbiagi
Servizio TV di Giovanni Palisto