Cronaca

Carcere, il grido d'allarme del
Sinappe: "In arrivo altri 100 detenuti"

Continua a peggiorare la situazione del carcere di Cremona, dove oltre alla carenza di organico ormai endemica e alle mille problematiche da sempre segnalate, si aggiungono anche problemi strutturali non indifferenti: infiltrazioni, impianto antincendio che non funziona correttamente. Tanto che nei giorni scorsi si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, per placare un incendio appiccato dai detenuti, che avevano dato fuoco ad alcuni materassi.

Non è tutto. Ora l’ennesimo problema si profila all’orizzonte: presso il penitenziario cremonese dovrebbero arrivare altri 100 detenuti, in regime protetto, e che quindi necessitano di uno spazio tutto loro.

Una situazione al limite, tanto che il segretario generale del Sinappe, Roberto Santini, accompagnato dal segretario generale aggiunto Antonio Fellone, si è recato mercoledì mattina in visita alla struttura.

“Il nostro è un grido di allarme” commenta Santini. “Cremona è il peggiore istituto della Regione Lombardia. Non ha un comandante, rivela una forte carenza di personale, nonché una popolazione carceraria composta al 70-80% da extracomunitari, cosa che crea non pochi problemi di gestione”.

A fronte di questa situazione, “trasferire altri 100 detenuti, tra l’altro protetti, comporta una serie di responsabilità che ricadono sul poliziotto, perché la struttura non ha un comandante che fornisca regole e direttive. Come possono pensare, in questa situazione, di inviare altri detenuti?” si chiede il sindacalista, che punta il dito anche sulla direzione carceraria a tutti i livelli, compresa quella di Cremona: “Il penitenziario ha un direttore che fa poco, sia per la polizia penitenziaria sia per i detenuti. Ci troviamo di fronte a una gestione fallimentare di questa struttura”.

C’è dell’altro: in via Ca’ del Ferro anche le strutture stesse sono un problema: “I contratti di mantuenzione scadono e non vengono rinnovati perché non ci sono soldi” continua Santini. “Così l’istituto cade a pezzi. Anche il nuovo padiglione, che ha 8 anni, presenta perite di acqua e i sistemi automatici non vanno e non sono mai stati riparati.

“Quello di Cremona – conclude Santini – è un carcere fallimentare, che presenta carenze non solo nella parte della polizia penitenziaria, ma anche di educatori, assistenti sociali e figure sanitarie”.

Laura Bosio

 

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