Cultura

Una rete dei luoghi culturali
del fumetto: c'è il Cfapaz!

Lo scorso sabato 26 marzo si sono incontrati a Milano presso WOW Spazio Fumetto i rappresentanti di alcuni dei principali musei, centri e biblioteche del fumetto presenti in Italia. Tra questi non poteva mancare il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, rappresentato da Michele Ginevra, che è stato un po’ l’antesignano di queste realtà, avendo iniziato la sua attività nel 1988 ad opera del Comune di Cremona e Arcicomics, nell’ambito del Progetto Giovani.

Più di trent’anni dopo, molta strada è stata fatta ed oggi si contano una ventina di realtà, senza dubbio diverse, ma tutte impegnate a promuovere il fumetto (e non solo) quotidianamente nei rispettivi territori, diventando anche punti di riferimento per la collettività.

Tra queste, spicca il Centro Fumetto cremonese, con la sua ricca biblioteca, i corsi, le pubblicazioni, l’organizzazioni di eventi e festival, come il Paf, e le tante collaborazioni locali e nazionali. Il Centro Fumetto ha lavorato con il Museo Wow per organizzare questo importante incontro che è l’inizio di un percorso finalizzato a fare rete insieme. Significativa anche la presenza del Ministero della Cultura, attraverso il responsabile comunicazione Mattia Morandi, che ha potuto approfondire la conoscenza dei “luoghi culturali del Fumetto” e ha portato l’esperienza del progetto “Fumetti nei musei”, lanciando lo spunto di lavorare insieme sull’aspetto della didattica.

I quindici luoghi della cultura intervenuti si sono presentati, fornendo un identikit riguardo la propria storia e denominazione, la localizzazione geografica, la data di inizio dell’attività, l’assetto istituzionale e l’operatività delle diverse strutture. Pur se molto diverse tra loro, operano tutte per valorizzare il Fumetto attraverso biblioteche, laboratori, mostre ad eventi di ogni tipo, produzioni editoriali, convegni e collaborazioni a tutti i livelli. Non mancano tra l’altro progettualità e iniziative in ambiti contigui, come l’illustrazione, la grafica, il cinema d’animazione, il gioco e la street art, a testimoniare l’ampiezza della proposta culturale. Molto importanti sono anche le attività rivolte alla conservazione del patrimonio. Una prima stima permette di conteggiare in circa un milione le pubblicazioni conservate nei vari centri, la stragrande maggioranza delle quali però ancora da catalogare.
Criticità e prospettive sono state al centro dei successivi interventi, che hanno messo in risalto la necessità di aumentare le competenze e la preparazione professionale di chi opera nei vari centri, acquisendo gli standard di riferimento delle varie discipline (come biblioteconomia, museologia, didattica). In alcuni casi sono stati segnalati seri problemi dovuti alla mancanza di spazi adeguati e di relazioni con le istituzioni locali.
I luoghi culturali del fumetto sono pronti a mettersi in discussione per strutturarsi meglio.

Per questo si ritiene necessario ottenere maggiori risorse, indispensabili per crescere e sostenere le attività e i servizi resi quotidianamente. Perché il Fumetto, la cui importanza culturale e il vasto indotto economico costituisce una ricchezza per l’Italia, possa meglio svilupparsi e soddisfare le esigenze emergenti da tanti comparti sia culturali sia commerciali, è necessario poter accedere a tavoli di lavoro con istituzioni pubbliche e organizzazioni o società private. Da considerare il potenziale di sviluppo del turismo culturale, che soltanto alcuni luoghi hanno potuto sviluppare in modo soddisfacente.

La riunione si è conclusa con un impegno condiviso, di primaria utilità e realizzabile in tempi brevi: censire i luoghi esistenti, raccogliere dati e informazioni su quanto vi si svolge per trarre un panorama complessivo e studiare una forma di rappresentanza comune.

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