Economia

Masterplan 3C, il Comune di Cremona
aderisce all'Associazione di scopo

Il Comune di Cremona aderisce all’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) promossa dall’amministrazione provinciale per la valorizzazione del territorio. L’atto di adesione è stato presentato questo pomeriggio nella commissione consigliare Promozione della Città ed approvato all’unanimità da tutte le forze politiche. La versione illustrata dal sindaco Galimberti presenta alcune modifiche al testo originario, che aveva suscitato le critiche di un folto gruppo di amministratori comunali, in merito a rappresentatività, quote di ingresso, condivisione delle informazioni.

Il testo approvato oggi – tra l’altro – apre la partecipazione all’ATS anche a soggetti privati e modifica la composizione del comitato di gestione, composto da 12 membri di cui quattro rappresentanti designati da ciascuna categoria economica, oltre a membri indicati dai Comuni, garantendo una rappresentanza a ciascuna classe dimensionale dei comuni stessi. Ci saranno poi membri designati dai comuni principali, Cremona, Crema e Casalmaggiore. Vengono stabilite diverse quote associative parametrate sul numero di residenti, da un minimo di 100 a un massimo di 5000 euro, considerando la quota di 0,10 euro per abitante. Provincia di Cremona e Comune capoluogo, ad esempio, aderiscono con la quota massima prevista. L’Ats ha una durata limitata, fino al 31 dicembre 2024.

“Ci aspettiamo – ha molto insistito Galimberti – che l’ATS promuova e aiuti le altre progettualità in atto e ne faccia nascere di nuove. penso a quanto il Comune di Cremona sta già valorizzando, dall’agrifood, alla liuteria Unesco: ci aspettiamo che  questi percorsi possano trovare un luogo di valorizzazione e crescita ulteriore. Si tratta di un passo importante, noi ci siamo non solo con i 5000 euro, ma portando in dote tante progettualità, da ultima quella che abbiamo illustrato ieri, il nuovo Cobox, che vede protagonisti pubblico e privato”.

Alla base della costituzione dell’ATS c’è il Masterplan 3C, il piano programma per lo sviluppo del territorio provinciale, realizzato per l’Associazione Industriali da The European House Ambrosetti, nel quale venivano definiti vari obiettivi: “mettere a punto la visione del futuro per il territorio della provincia di Cremona e la relativa agenda d’azione strategica; individuare i progetti portanti per accelerare la crescita; massimizzare la visibilità del territorio come area dove investire e fare sviluppo; dimostrare il ruolo della provincia di Cremona come territorio importante per la Lombardia; creare ingaggio e coinvolgimento dei cittadini e delle Istituzioni. Il successo di Masterplan 3C dipenderà dalla capacità di garantire un dialogo costruttivo e continuativo con le diverse forme di governo e dalle modalità di presidio delle relazioni con i livelli di governance territoriale (formali e informali) e la stessa cittadinanza, secondo logiche inclusive di integrazione”.

L’Associazione – si legge nell’atto costitutivo –  ha lo scopo di: attuare il coordinamento e la realizzazione congiunta delle iniziative di promozione e di  valorizzazione del sistema economico, sociale e culturale della provincia di Cremona al fine di valorizzare le eccellenze locali, secondo il quadro di riferimento definito a livello di Masterplan 3C (…);  armonizzare e integrare la programmazione strategica territoriale, gli obiettivi e i punti prioritari individuati nel Masterplan 3C con il Piano nazionale di ripresa e resilienza sviluppando le iniziative, gli interventi e i progetti intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale, fatte salve le
competenze proprie del Consiglio provinciale”.

“L’intensità con cui sta crescendo la competizione tra territori – si legge nelle premesse dell’atto costitutivo – impone a ogni Regione, Provincia e Comune, anche come enti esponenziali delle rispettive comunità stanziate sul territorio, di migliorare le proprie ‘armi competitive’, innescando così una virtuosa rincorsa al miglioramento ed al potenziamento delle iniziative attuate dai propri ‘competitori’ nei rispettivi territori.

I territori di medie dimensioni che si posizionano alle propaggini delle macroregioni a maggior capacità di traino dello sviluppo economico e forte dinamismo – ed è il caso della provincia di Cremona – devono quindi puntare a raggiungere e mantenere livelli di assoluta eccellenza sulle competenze chiave su cui il territorio intende puntare e costruire su questi la propria visione di futuro. L’aumento della complessità da gestire, l’accelerazione della velocità del cambiamento, la riduzione dei cicli di vita dei prodotti, servizi, competenze e un più generale ripensamento di portata dirompente di mercati, catene del valore, logiche competitive, modelli di business/servizio e stili di vita, stanno imponendo ai territori velocità e capacità di reinventarsi di continuo (….)”.  gbiagi

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