Cronaca

Cremona Solidale, la Direzione
replica al comitato parenti

Alessandra Bruschi con il presidente di Siamo Noi Caludio Bodini e la direttrice sanitaria Simona Gentile

“Ci dispiacciono queste dimissioni, avevamo avviato un percorso costruttivo, volto a migliorare i rapporti. Probabilmente la percezione dei famigliari è stata diversa”. Il direttore generale di Cremona Solidale, Alessandra Bruschi, anticipa i contenuti della risposta che darà ai sei componenti del Comitato parenti (la definizione esatta è comitato di rappresentanza) alla mail ricevuta oggi pomeriggio con cui si sono dimessi.

“Fin dal mio arrivo avevo cercato di improntare le relazioni in un’ottica costruttiva, il mio intento era anche quello di arrivare insieme a loro a stilare un nuovo regolamento per le elezioni, evidentemente non siamo riusciti a far cogliere loro alcuni elementi”. Per quanto riguarda il prossimo comitato di rappresentanza, l’intenzione dell’azienda è di includere professionisti del settore geriatrico, limitando la componente dei famigliari: “Il Comitato non può essere il luogo dove vengono rappresentati casi singoli e singole problematiche”.

“Li abbiamo incontrati almeno quattro volte nell’ultimo semestre, due io e due la direttrice sanitaria”, aggiunge. “L’ultima volta è stato in remoto perchè alcuni di loro non sono vaccinati e in quell’occasione sono emerse lamentele alle restrizioni che stiamo applicando. Capisco che possa esserci un senso di frustrazione nel non poter entrare in struttura, ma teniamo presente che stiamo facendo di tutto per alleviare questa situazione. Abbiamo chiuso alle visite a gennaio e le abbiamo riaperte dopo 40 giorni, l’11 marzo. E speriamo di arrivare presto alle condizioni per cui i famigliari potranno fare le visite nelle stanze, non più negli spazi del piano terra dedicati”.

Una delle lamentele riguardava le scarse attività di animazione riservate agli ospiti. “Proprio per sgravare gli educatori dall’accompagnamento alle visite, abbiamo potenziato il ruolo dei volontari, opportunamente formati. In questo modo siamo tornati a due educatori operativi per ciascuna palazzina tutti i giorni dal lunedi al venerdì, mattino e pomeriggio.

Teniamo conto però che la giornata dell’ospite prevede altri momenti, in ciascuna rsa operano oltre 60 professionisti, tra medici, infermieri, fisioterapisti. Dal 1 gennaio abbiamo due parrucchiere anzichè una come prima, aumentando la possibilità di frequenza e abbiamo recuperato tutto l’arretrato della lavanderia, che effettivamente durante il periodo di chiusura della struttura, aveva accumulato molto ritardo”. gbiagi

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...