Vittima di stalking: "Ho pensato
al suicidio". Ex marito condannato
Due anni di inferno, quelli vissuti da Sonia, molestata, seguita, minacciata e insultata dall’ex marito tunisino Saied, 56 anni, finito a processo per stalking e condannato ad un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa. Per l’imputato, il pm aveva chiesto una pena di due anni.
Secondo l’accusa, l’uomo aveva seguito l’ex moglie in ogni suo spostamento, l’aveva molestata con frequentissime telefonate, suonando insistentemente il campanello della sua abitazione. L’aveva insultata, minacciata di morte, assicurandole che le avrebbe portato le loro figlie in Tunisia. La donna, per timore della propria incolumità e di quella delle figlie, era stata costretta a trasferirsi con le bambine presso una struttura protetta e a rivolgersi ad una psicologa.
I fatti vanno dall’ agosto del 2016 all’ottobre del 2018. La coppia aveva divorziato in Tunisia. Per volere di lui, secondo quanto dichiarato da Sonia. In Italia i due si erano accordati sul fatto che lei potesse continuare ad abitare da sola con le tre figlie minori nella casa di Cremona dove la coppia aveva vissuto. Ma lui da lì non se n’era mai andato. Viveva nel garage.
Drammatica la testimonianza in aula dell’ex moglie, ancora molto provata per le continue molestie dell’imputato, messe nero su bianco in numerosissime denunce. “Una volta ha preso un bastone e ha battuto violentemente contro la porta perchè voleva entrare”, aveva spiegato la donna, che aveva elencato le molte telefonare ricevute, ogni giorno, di minaccia e di insulti. ‘Sei una prostituta’, ‘Ti ammazzerò’, ‘Mi hai allontanato dalle mie figlie’. In aula, la vittima, piangendo, aveva ricordato che l’ex marito la seguiva ovunque e che non la lasciava stare. “Ero talmente disperata che ho anche pensato al suicidio”, aveva detto la donna. “Ancora oggi non riesco a dormire”.
Al processo, Saied, che in passato ha lavorato come meccanico in un’azienda di Cremona, era assistito dall’avvocato Andrea Balzarini.
Sara Pizzorni