Individuata ennesima baby gang:
minacce e percosse a due minori
Come non si placa l’azione delle baby gang tra via dante e l’area della stazione dei pullman, continua anche il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Cremona (sezione operativa), che hanno messo in scacco l’ennesima banda di bulli, segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia.
Si tratta di un gruppo di cinque 13enni che, tra gennaio e febbraio scorsi, si erano resi colpevoli di un tentativo di estorsione nei confronti di un 12enne e di lesioni nei confronti di un altro 12enne.
Il primo episodio era avvenuto nella seconda metà di gennaio in un oratorio cittadino. La vittima era stata improvvisamente accerchiata da quattro giovanissimi che lo avevano insultato e spintonato, chiedendo il pagamento di una somma pari a 15 euro, che la vittima avrebbe dovuto restituire a a un loro amico, il quale li aveva mandati a “riscuotere” il presunto debito.
Inoltre, i quattro avevano chiesto ulteriori 10 euro come compenso per il loro “disturbo”. Poiché il ragazzo 12enne non aveva consegnato denaro e aveva provato ad allontanarsi la sua bicicletta era stata presa a calci e la catena rotta. I genitori avevano quindi presentato denuncia. Le successive indagini hanno permesso di individuare sia tutti gli autori materiali del fatto reato sia il ragazzo che avrebbe mandato gli amici per costringere il 12enne a pagare con le maniere forti.
Il secondo episodio si era invece verificato nei primi giorni di febbraio, quando un altro 12enne, al rientro da scuola, si era presentato a casa molto spaventato e con il viso insanguinato. Aveva così raccontato ai genitori di essere stato seguito all’uscita da scuola da due ragazzi più grandi. Giunti all’incrocio tra via Porta del Tempio e via Dante, i due lo avevano colpito con una testata al volto, facendolo finire a terra e continuando poi a colpirlo.
A seguito della denuncia dei genitori i Carabinieri, grazie alle telecamere della zona, erano riusciti a risalire all’identità degli autori dell’aggressione, la cui motivazione risultava in un precedente banale dissidio. E a scoprire che si trattava dello stesso gruppo di bulli, sebbene giovanissimi.
Una volta concluse tutte le attività di indagine, tutti i minori sono stati convocati in caserma insieme ai rispettivi genitori ai quali è stato comunicato quanto commesso dai loro figli. Al termine degli accertamenti i cinque giovanissimi sono stati segnalati alla Procura per i Minori di Brescia per gli approfondimenti ed iniziative del caso.