Da Academia Cremonensis un violino
decorato per la banda della Polizia
Per onorare il 170° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, erede del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza voluto nel 1852 da re Carlo Alberto di Savoia, l’Academia Cremonensis ha voluto realizzare un violino speciale che sarà consegnato lunedì 28 marzo 2022 alle ore 11,00 dal professor Fabio Perrone al Questore di Cremona Michele Davide Sinigaglia e al maestro Maurizio Billi, direttore della Banda Musicale della Polizia di Stato.
La realizzazione del violino è iniziata a giugno 2021 con la scelta del legno da parte dell’allora Questore di Cremona Carla Melloni, e si è conclusa a dicembre quando è iniziata la fase decorativa. Parallelamente è avvenuta la realizzazione della sua custodia, una Luxury Ultralight, realizzata dal maestro liutaio Dimitri Musafia, in esemplare unico e con interni che richiamano il colore cremisi, colore d’ordinanza della Polizia di Stato.
La donazione rientra tra le iniziative di riconoscenza per quanto fatto dal personale della Polizia durante la difficile fase della pandemia e per quanto ancora stanno facendo nella gestione delle sue conseguenze sociali.
“Stiamo attraversando un tempo inedito e complesso – scrive in proposito Tiziana Zanetti, docente di Tutela e comunicazione del patrimonio culturale e musicale all’Università degli Studi dell’Insubria – ognuno di noi si è dovuto confrontare con la malattia, in maniera più o meno grave, o comunque con la paura, la preoccupazione. Questa condizione ha indebolito quei punti di riferimento che abbiamo sempre considerato solidi e duraturi, in molti casi dimostratisi non sufficientemente resistenti e adatti a tempi che improvvisamente sono cambiati, mettendo duramente alla prova la nostra responsabilità, individuale e collettiva.
“Il pensiero, doveroso e grato, va alle donne e agli uomini in divisa impegnati a combattere la battaglia più dura: quella del rischiare la propria vita per il bene di tutti. La divisa è certamente quella del personale medico sanitario ma accanto a loro, ed anzi a proteggere anche loro, quella della Polizia di Stato.
Donne e uomini, sempre in prima linea, per garantire a tutti noi la sicurezza, la possibilità di vivere serenamente nelle nostre case; oggi chiamati a dover gestire anche le conseguenze, difficili e spesso violente, di quella perdita di riferimenti che abbiamo citato. E lo hanno fatto, e lo fanno, ogni giorno senza clamore, ma con la dignità, l’onore e l’orgoglio di chi sceglie di rappresentare lo Stato e i suoi valori più alti”.
Lo scorso anno il Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini aveva ricordato: “Oggi più che mai siamo chiamati a stringerci intorno ai nostri concittadini. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato non si sono risparmiati, operando con dedizione e spirito di sacrificio, svolgendo una efficace azione a tutela della sicurezza nazionale”.