Cronaca

Freno agli open shop in centro,
il Comune varerà regolamento

L’amministrazione comunale apre alla possibilità di regolamentare gli orari di apertura dei distributori automatici di bevande. Lo ha detto l’assessore al Commercio Barbara Manfredini in commissione attività economiche, sulla scorta di una mozione di Alessandro Zagni, Lega, che chiedeva una stretta sia su nuove aperture, sia sugli orari per evitare disturbo alla  quiete pubblica.

Si è detto d’accordo Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona): la misura sarebbe utile anche per evitare discriminazioni nei confronti dei bar che rispettano determinati orari di chiusura, legati alle necessità di riposo dei residenti. Si è detto contrario a limitazioni Pietro Burgazzi (ex esponente Lega ora nel Gruppo Misto), che ha proposto invece che vengano limitati nei numeri o spostati in altre zone più periferiche. Cosa non ritenuta utile da parte di Letizia Kakou, Fare Nuova la Città: le periferie non devono essere coinvolte nella questione, ha detto.
La richiesta portata avanti da Alessandro Fanti, Lega, è che non vengano più rilasciate autorizzazioni e che vengano fissati orari ad esempio limitando l’attività alle 23.
L’assessore Manfredini ha fatto presente che all’interno del centro storico sono solo 10 le attività di questo tipo, classificate come esercizi di vicinato e nel 2020 e 2021 non sono pervenute lamentele da parte dei residenti; qualcuna era arrivata nel 2019. “Ma sul tema orari – ha aggiunto – dobbiamo fare i conti con la liberalizzazione totale del settore, per cui anche i bar potrebbero tenere aperto tutta notte”.
In termini di orari, l’unica limitazione esistente in città è lo stop ai plateatici dei bar alle 2 di notte, quando però le consumazioni possono continuare all’interno.
Alcune città hanno adottato delibere che limitano alcune categorie di vendita nel centro storico, in quanto impattanti. Anche Cremona lo aveva fatto nel lontano 2004: “Una riflessione quindi potrà essere fatta – ha detto Manfredini – faremo un ulteriore sessione su questo tema e parleremo anche degli arredi in centro storico”.
Beppe Arena, Fratelli d’Italia, si è detto contrario alla limitazione degli orari in quanto ciò limiterebbe la libertà anche di fruizione del servizio: “Non vedo questi open shop come luoghi che causano particolare fastidio, il baccano avviene anche nei bar dove c’è un gestore. Cercherei piuttosto un giusto equilibrio numerico tra bar e open shop”.

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