Cronaca

Ex caserma Manfredini, ok a Politecnico
ma è polemica su trasferimento Polizia

Via libera del Consiglio Comunale, con voto unanime, alla modifica del Piano dei Servizi del Pgt per potervi insediare il Politecnico che lascerà Via Sesto. In pratica si è trattato di inserire nel lotto occupato dalla ex caserma Manfredini di via Bissolati la tipologia “Servizi per l’istruzione – istruzione universitaria sovralocale” e al tempo stesso rendere possibile, nel sito di via Sesto 39/41 un servizio di tipologia SG – Servizi generali e attrezzature di interesse comune (sedi di amministrazione pubblica o di interesse pubblico sovralocale).

“Quello di oggi è un passaggio importante – ha spiegato il vicesindaco Andrea Virgilio -. Il percorso d’ora in poi diventerà sempre più operativo. La modifica sotto il profilo urbanistico va di pari passo con un grande processo di rigenerazione urbana, grazie ai soggetti che hanno messo testa e cuore su questo progetto. Erano 10 anni che ci si aspettava di avviare una trasformazione concreta di questo comparto, che ora potrà avvenire in maniera coerente anche rispetto a santa Monica. Si stanno realizzando le condizioni per trasformare quel comparto della città in una vera e propria cittadella universitaria, cosa che fino a qualche anno fa sembrava da libro dei sogni”.

Ma se tutti sono d’accordo sul recupero del vasto contenitore abbandonato della Manfredini,  reso possibile dall’interessamento della Fondazione Arvedi Buschini, i distinguo sono arrivati dalle forze di minoranza, che hanno fatto presente alcune criticità:  il rischio di un impoverimento del centro storico, una volta che la Questura e la Polizia Stradale si saranno trasferite in via Sesto (questa la preoccupazione di Zagni, Lega); la mancata realizzazione di una vera Cittadella della Sicurezza come era nelle previsioni per la Manfredini (Malvezzi, Forza Italia) e il rischio di un sovraccarico di traffico sulla già congestionata via Sesto (Nolli, M5S).

“E’ innegabile – ha detto Malvezzi –  che l’ipotesi originaria di cittadella della sicurezza nella Manfredini avrebbe consentito di realizzare per la prima volta in Italia, un unico contesto per tutte le forze dell’ordine. Era un progetto su cui anche il ministero della Difesa si era convinto. Inoltre spostare gli uffici della Polizia in via Sesto è una collocazione infelice, scomoda per i cittadini. Critico il fatto che non vi sia stata la forza di portare avanti quell’idea iniziale”.

Per Lapo Pasquetti, di Sinistra per Cremona, è “prioritario, adesso, per la città, puntare sullo sviluppo del comparto universitario. Il fatto che ci siano due poli distaccati per le forze dell’ordine, nulla toglie all’efficienza. E la questione della distanza dal centro città si risolve con i mezzi pubblici che raggiungono quella zona adeguatamente”.

Sulla stessa linea anche Stella Bellini (Pd, +Europa): “Giusto anche da un punto di vista urbanistico che sia l’università ad insediarsi negli ex monasteri”, ha detto, citando anche il lungimirante progetto di rivitalizzazione di quel comparto portato avanti dall’ex assessore Massimo Terzi. “Parliamo del recupero di un patrimonio importantissimo nella nostra città, che potrà finalmente essere messo a servizio dell’alta formazione, linfa vitale per la nostra città. Le forze dell’ordine non sono state costrette ad andare in via Sesto. E il fatto che una parte di esse siano decentrate comporterà il presidio di diverse zone della città”.

“Basta con questa lagna tutta cremonese dell’impoverimento del centro storico”, ha concluso Virgilio. “Il compito di un’amministrazione è facilitare le proposte private, oltre ad intercettare bandi. Grazie ai quali nei prossimi anni in centro arriveranno investimenti da 70 milioni di euro”.

“La cittadella della sicurezza – ha poi aggiunto Virgilio – imponeva tempi particolarmente lunghi; il semplice passaggio dal demanio militare a quello dello Stato della Manfredini è stato laborioso. E poi c’era il tema della sostenibilità, il Comune avrebbe dovuto metterci sue risorse, si sapeva che sarebbe stato difficile, tant’è che ad un certo punto si era ipotizzato che accanto alle forze dell’ordine si insediasse anche un’attività privata”.

Virgilio ha poi parlato dell’effetto domino dopo santa Monica, divenuta sede della Cattolica: “La scelta del Politecnico non è stata un ripiego ma una scelta strategica da parte loro. Quel contesto ha già delle potenzialità e un parcheggio sottoutilizzato, un nuovo servizio può aprire nuove opportunità per tutto il quartiere e per la città”. gbiagi

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