Ambiente
Fanghi, Degli Angeli: “Servono
tavoli di coordinamento”
Il consigliere M5s Lombardia ha scritto una lettera ai prefetti di Cremona, Pavia, Milano, Lodi, Mantova e Brescia
In una lettera indirizzata ai prefetti di Pavia, Milano, Lodi, Mantova, Cremona e Brescia, con il gruppo Movimento 5 Stelle in Lombardia, Marco Degli Angeli ha chiesto di porre attenzione sulla problematica dell’utilizzo dei fanghi di depurazione e dei gessi di defecazione in agricoltura. Il consigliere M5s Lombardia precisa come “le notizie di cronaca sempre più allarmanti, le numerose segnalazioni da parte dei cittadini, le gravi e inevitabili ripercussioni a livello socio-sanitario, ambientale e alimentare connesse alla problematica del trasporto e dell’utilizzo di tali fertilizzanti non possono essere ignorate”.
Aggiunge Degli Angeli: “Come MoVimento 5 Stelle abbiamo chiesto alle prefetture, che sono maggiormente interessate alla gestione dei controlli dei gessi e dei fanghi in agricoltura, di costituire un tavolo di coordinamento tra le Autorità competenti, rappresentanti dei cittadini, esperti e funzionari del mondo agricolo, ambientale e di gestione delle risorse (in particolare servizi del suolo). L’obiettivo è quello di trovare soluzioni concrete per migliorare la vivibilità dei comuni limitrofi ai campi, nonché garantire l’efficacia dei controlli, soprattutto nel cremonese, un’area già fortemente compromessa sotto il profilo sanitario e ambientale”.
I fanghi prodotti dal processo di depurazione delle acque reflue urbane sono da tempo utilizzati come fertilizzanti in agricoltura. Quegli stessi fanghi di depurazione sono a tutti gli effetti dei rifiuti e, in quanto tali, essi sono disciplinati dal D.L.vo 152/06 e s.m.e.i. Il gesso di defecazione, diversamente, è un derivato dai fanghi, ma se ne distingue per la presenza di correttivi chimici che rendono la richiamata normativa non applicabile.
Conclude Degli Angeli: “Questa è solo una prima iniziativa. Da parte nostra ne seguiranno delle altre perché l’attenzione deve continuare a restare alta”.
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