Area Donna, il grido delle pazienti:
"L'ospedale ci ridia il nostro nido"
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Grande mobilitazione in corso dalle 16 di oggi pomeriggio 8 marzo, davanti all’ospedale per l’iniziativa organizzata dal comitato spontaneo delle donne che si oppongono allo smantellamento, già in atto, di Area Donna, il reparto ospedaliero multidisciplinare che verrà inglobato nel cancer center perdendo quindi le specificità che finora lo hanno caratterizzato.
Molti gli interventi, sia di singole donne, che sono o sono state in cura presso il reparto, sia di associazioni. Presenti tra gli altri i sindacati di Cgil, Cisl e Uil, e l’associazione Rete Donne.
La genesi del comitato è stata raccontata da Paola Tacchini; tra le testimonianze più accorate quella di Cristina, che ha rappresentato in maniera cristallina la differenza tra entrare in un reparto esclusivamente dedicato alle donne e invece, come le è successo venerdì scorso, varcare la soglia di un “cancer center” e trovarsi accanto a uomini sottoposti a cure per patologie oncologiche diverse.
“Quel piccolissimo reparto per noi è stato un nido, dove noi ci siamo sentite abbracciate, da lì siamo riuscite ad andare in sala operatoria col sorriso”, ha raccontato. “Io lì dentro ho trovato la bellezza. Venerdì scorso ci sono stata, ho calcato quel pavimento, sono passata davanti a tutte le porte senza fermarmi come facevo sempre, per aprire una porta che non avevo mai varcato e trovare cancer center, supermercato del cancro. Sono stata presa in mano da professionisti e professioniste di oncologia che sono stati bravissimi anche loro … ma non era Area Donna. Non era quel nido dove c’è tutto, dove ci conosciamo tra di noi, parliamo, ci addormentiamo anche, ci togliamo le parrucche … quando hai un uomo vicino, a fare certe terapie, è diverso …”
Direttamente chiamato in causa il DG Giuseppe Rossi, che solo pochi anni fa aveva definito un eccellenza questo reparto. “Rossi, ridacci Area Donna”, l’appello dei presenti. gbiagi
Servizio di Simone Bacchetta