Economia

Centro di innovazione agro
zootecnico. Accordo in Cattolica

E’ stato presentato nel pomeriggio di lunedì, presso il Campus di Santa Monica dell’Università Cattolica di Cremona, l’Accordo di Partenariato per la realizzazione, nel nostro territorio, di un Centro di Innovazione Agro Zootecnico-Alimentare. Un’opportunità, come ha sottolineato il sindaco Gianluca Galimberti, fondamentale per il nostro territorio.

“Cremona vuole diventare un centro mondiale di riferimento per l’elaborazione di pensieri e ricerca su temi che sono centrali per il futuro e per il pianeta, come quelli dell’agroalimentare” ha detto il sindaco. “Il nostro territorio diventa sempre più centrale per queste tematiche. A questo proposito vogliamo aumentare i progetti di collaborazione che si basino sulle buone prassi zootecniche. Grazie a questo accordo avremo la possibilità di trovare investimenti e partecipare a nuovi bandi e finanziamenti”.

Grande soddisfazione anche da parte del commissario straordinario della Camera di Commercio, Gian Domenico Auricchio: “La Giunta Camerale ha sempre condiviso questo progetto, e sono la storia e i numeri a confermarne la validità” ha detto. “La nostra è una delle pianure più fertili del pianeta. E ricordiamo come proprio a pochi chilometri da qui, a metà del secolo scorso, si era riunito un gruppo di agricoltori che avevano messo le basi di quella che è diventata l’agricoltura del futuro”.

I numeri cremonesi, come ha detto il presidente, sono di quelli che ci collocano in una posizione strategica: “La dimensione media delle aziende cremonesi è di oltre 2mila t di latte prodotto ogni anno” ha spiegato ancora Auricchio. “La produzione media delle nostre aziende è tra le più alte a livello nazionale. Dal 2010 al 2019 si è visto un aumento del 168% dell’esportazione del settore. e negli ultimi due anni l’incremento è stato del 13%. Guardando più complessivamente all’agroalimentare, il territorio cremonese ha visto una crescita del 60% delle esportazioni”. Numeri che spiegano chiaramente il motivo per cui Cremona sia titolata ad essere rappresentativa ai massimi livelli per il settore. “Siamo stati capaci di coniugare al meglio la tradizione con le più sofisticate tecniche di sicurezza alimentare” continua Auricchio. “Per questo Cremona costituisce un territorio unico di riferimento nel panorama lattiero-caseario”.

Ad esprimere soddisfazione anche Giovanni Gagliardi, vice presidente della Provincia, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, e Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere.

Presente anche il ministro plenipotenziario Stefano Gatti, inviato speciale per la Sicurezza Alimentare del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “Il tema che si discute oggi è importantissimo per tutti noi, soprattutto a fronte delle situazioni difficili che ci siamo trovati ad affrontare: una pandemia prima e una guerra ora” ha spiegato. “Per noi lavorare col territorio per trovar soluzioni a queste sfide è estremamente importante. Quando eravamo venuti a Cremona per gli sdg era stato lanciato il tema di realizzare questo Centro, e l’accordo di parternariato ha dato vita a questo accordo”. Lo scopo è consentire di trovare soluzioni su diverse partite, come “Eendere sostenibile la zotecnia, sia per il territorio che per l’ambiente” ha detto il ministro. “A questo proposito, insieme a Fao e al ministero per gli Affari Esteri, siamo pronti a sostenere questa iniziativa”.

Un’iniziativa che, per Cremona, vuol dire guardare davvero al futuro, e farlo con la speranza che si possa un giorno fare la differenza.

Laura Bosio

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