Cronaca

Tentato omicidio: l'indagato non
risponde al gip. Fermo convalidato

“L’ho trovato stanco e provato”. Così l’avvocato Vittorio Patrini, del foro di Cremona, difensore di Michele Cazzanti, 56 anni, il dipendente del Comune di Ferrara accusato di tentato omicidio, dopo l’incontro online avuto sabato mattina con il suo assistito, accusato di aver sparato al collega di lavoro Roberto Gregnanini, 60 anni, messo comunale, ancora in condizioni molto gravi. Per ora Cazzanti è in isolamento a Cà del Ferro in quanto non vaccinato.

Sabato, in collegamento da remoto con il giudice, che ha convalidato il fermo, l’indagato, su consiglio del suo legale, si è avvalso  della facoltà di non rispondere. Ha solo chiesto la possibilità di essere trasferito nel carcere di Ferrara.  L’avvocato Patrini ha comunque avanzato richiesta di detenzione domiciliare nella casa di Ferrara dove il 56enne vive con la madre.

Cazzanti è stato fermato giovedì pomeriggio a Cremona dopo una fuga durata sette ore. Dopo 200 chilometri percorsi in auto, l’autore del tentato omicidio, dopo essere stato monitorato dalle telecamere autostradali, è stato intercettato dalla polizia di Cremona alla fine del ponte che collega Castelvetro a Cremona. A bordo della sua Fiat Punto è stata trovata la pistola detenuta regolarmente, con la quale in mattinata ha sparato al collega del Comune.

Il movente sarebbe riconducibile a rancori sul posto di lavoro.

Sara Pizzorni

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