Cronaca

Ciclabile via Giuseppina, ecco
cosa non va secondo la Fiab

La Fiab ha atteso la conclusione della pista ciclabile di via Giuseppina per esprimere le proprie valutazioni. Da sempre sostenitrice della necessità di mettere in sicurezza l’utenza debole (ciclisti e pedoni) su questa strada molto trafficata, la sede cremonese della Federazione italiana ambiente e bicicletta non risparmia critiche: già durante la fase progettuale il suo ufficio tecnico aveva presentato in Comune una serie di osservazioni, che ora vengono ribadite in una lettera firmata dal presidente Pierluigi Bertolotti e indirizzata  all’assessore Simona Pasquali: “Durante lo svolgersi dei lavori – si legge tra l’altro – avevamo già segnalato alcune problematiche e ringraziamo per avervi posto rimedio in parte o totalmente, segno evidente che le nostre fossero osservazioni sensate. Dobbiamo, però, far notare che se fosse stato programmato un sopralluogo congiunto in bicicletta si sarebbe forse evitato di rompere l’asfalto dopo averlo già pitturato, così come altri dettagli che per un ciclista non sono assolutamente da sottovalutare”.

Il documento inoltrato in Comune è firmato dall’area tecnica dell’associazione: Filippo Bonali, Michele Bonezzi, Alessio Zapparoli.

La ciclabile così come realizzata non è la più sicura, afferma la Fiab: fin dalle prime osservazioni i ciclisti avevano detto che sarebbe stato preferibile lasciare il marciapiede ai pedoni e realizzare il percorso protetto sulla sede stradale, sarebbe stato più sicuro agli incroci, perchè le bici avrebbero goduto di una migliore visibilità da parte delle auto provenienti dalle strade laterali. La pista sui marciapiedi inoltre  riduce drasticamente “lo spazio per i pedoni, essenziale in ogni occasione.  Si tenga conto dell’ingombro di una famiglia o un gruppo di amici costretti a camminare in fila indiana poiché a fianco c’è la pista ciclabile che non possono oltrepassare oppure ad anziani che si vedrebbero sfrecciare a fianco biciclette a 1 metro di distanza”.

“Visti gli spazi ristretti si creerebbe un forte conflitto tra pedoni e ciclisti, soprattutto in presenza di civici, attività commerciali e scuole, questi ultimi, soprattutto, molto concentrati in una zona di via Giuseppina. Questo, oltre a generare un pericolo per ambo gli utenti, andrebbe a vanificare l’efficienza dell’infrastruttura ciclabile, rendendola poco attraente e competitiva”.

Ora, a cose fatte, Fiab segnala i punti di inadeguatezza del tracciato: uno di questi si trova all’altezza della Villetta dove ci sono edicola e Poste: qui le righe sono tracciate tra le auto in sosta e la corsia stradale: “La ciclabile si legge – andrebbe posizionata tra le poste ed i parcheggi, spostando questi ultimi indietro verso la carreggiata. Con questa soluzione si sarebbe eliminato il possibile conflitto tra ciclisti e automobilisti.
Il progetto esecutivo prevedeva altro e infatti su tale interferenza non avevamo posto grossi dubbi perchè sembrava risolta nell’unico modo accettabile, invece è stata realizzata in maniera differente. Come mai?”

“Ad oggi – rimarca poi Fiab nella lettera del 3 marzo – rileviamo ancora persone che pedalano in strada, e riteniamo che non sia tanto per il fatto che non vedano la ciclabile, ora più che mai evidente, bensì per il concetto da noi espresso a suo tempo per cui in una strada di tale tipologia possa esserci spazio per il ciclista ‘lepre’ più veloce nel suo tragitto casa-lavoro, e per il ciclista ‘tartaruga’ che con calma resta sul marciapiede nel suo breve spostamento di quartiere”.

Per esemplificare: “E’ quindi palese – chiedeva la Fiab nelle osservazioni preliminari al progetto, non ascoltate – la richiesta di due percorsi differenti per soddisfare, distintamente, le esigenze dei due gruppi di ciclisti”.
A conti fatti, “a livello di modifiche progettuali apprezziamo la scelta di aver difeso i marciapiedi con paletti laddove non erano presenti scaffe per il parcheggio auto, aumentate rispetto al passato. Riscontriamo che tale scelta, osteggiata in passato nel resto della città, forse dovuta ad un cambio di prospettiva negli uffici, potrebbe essere adottata anche in altri luoghi strategici della città dove i marciapiedi vengono letteralmente costantemente usurpati dalle auto, a scapito soprattutto dei pedoni.
Allo stesso modo, finalmente, si è potuta vedere la colorazione di una pista, che a quanto pare, come da noi sostenuto anche in passato, non è difforme rispetto alla normativa”. gbiagi

LEGGI QUI il REPORT COMPLETO DI FIAB SULLA CICLABILE DI VIA GIUSEPPINA

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