Lipsia andata e ritorno in giornata
per portare aiuti agli ucraini
“Non mi pare di fare niente di speciale, penso che sia un dovere di ognuno andare dove c’è bisogno e aiutare … l’avevo già fatto anche quando ero giovane, durante la guerra in Bosnia”. Giulio Pedretti è uno dei cremonesi che non sono rimasti inerti davanti alle sofferenze prodotte dalla guerra. E così, saputo attraverso il passa parola di una raccolta di prodotti alimentari, coperte, medicinali, ha preso il suo Renault Trafic, lo ha caricato, e si è aggregato alla spedizione di Volodymyr Bykovsky, imprenditore ucraino nel settore dei trasporti residente a Malagnino, che ha organizzato un viaggio con tre furgoni blindati per raggiungere l’Ucraina. Insieme a loro è partito un altro equipaggio cremonese, guidato da Paolo e Andrea Persico, padre e figlio.
Il gruppo ha lasciato Cremona questa mattina all’alba e dopo 11 ore è arrivato a Lipsia, Germania orientale. “Abbiamo scaricato la merce in un magazzino, da dove poi verrà caricata su altri mezzi per raggiungere la frontiera. Vista la situazione non era opportuno andare oltre”, spiega Guido.
Amico d’infanzia di don Pier Codazzi, oggi direttore della Casa dell’Accoglienza, ma con un’esperienza di vecchia data nella solidarietà internazionale, Pedretti ci risponde dopo essere da poco ripartito da Lipsia. Insieme a lui viaggiano altre due persone, Massimiliano Stringhini e Valentino Bergamaschi. Arriveranno a destinazione in tarda serata.
E’ solo uno degli esempi della solidarietà internazionale che si sta muovendo a favore della popolazione ucraina, colta alla sprovvista da una guerra che nessuno si aspettava. Così come non si aspettava l’arrivo di tanto materiale Domenico Ruggiero, istruttore di difesa personale, che grazie a questo giro è in contatto con diverse persone dell’est che vivono sul bresciano: “Domenica mi hanno contattato perchè intenzionati a raggiungere i loro parenti e portarli qua. Sarebbero andati con furgoni carichi di aiuti e allora ho lanciato anch’io, qui da Persichello, un appello per le donazioni. Nel giro di appena due giorni il mio garage si è riempito, una macchina della solidarietà che non mi aspettavo: 1800 pannolini, 600 omogenizzati, 20 pacchi di assorbenti e 4 cartoni di prodotti di igiene intima, 20 kg di latte in polvere, 6 sacchi a pelo, 8 cartoni di alimenti vari, 20 cartoni di piumoni, pile e giubbini: per questo voglio davvero ringraziare tutti i cittadini di Cremona e dintorni”.
Il tutto è stato caricato ieri pomeriggio sul furgone di Pedretti, partito poi stamattina.
Consegnate anche coperte, indumenti, pantaloni e medicinali, beni quanto mai preziosi per alleviare le sofferenze di chi, anche prima della guerra, doveva già affrontare la malattia.
Giuliana Biagi