Rimpatri: in un mese, quattro
accompagnamenti alla frontiera
Nella giornata di ieri, il personale della Questura di Cremona ha dato esecuzione al provvedimento di espulsione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Mantova a carico di un cittadino straniero originario del Perù. L’uomo si trovava detenuto in carcere dove stava scontando una pena per i reati di furto e resistenza a pubblico ufficiale; è stato accompagnato all’aeroporto di Linate e rimpatriato, con scorta, nel paese di origine.
Un impulso ad implementare i provvedimenti di espulsione è stato di recente impresso dall’arrivo a Cremona del questore Michele Davide Sinigaglia in concomitanza con la riapertura delle rotte aeree.
Nel mese di Febbraio, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Cremona ha dato esecuzione a tre provvedimenti di espulsione giudiziaria, rispettivamente a carico di un cittadino moldavo, di un kosovaro e di un albanese. Tutti si trovavano detenuti nella Casa Circondariale di Cremona per reati commessi sul territorio nazionale.
Da ultimo, nella giornata di venerdì 25 febbraio, personale della Questura di Cremona ha eseguito l’accompagnamento coattivo di un cittadino di nazionalità tunisina, detenuto sempre a Cremona, presso il Centro Permanenza per i Rimpatri di Torino. L’uomo risultava colpito da un provvedimento di espulsione giudiziaria quale misura di sicurezza emessa dal Tribunale Ordinario di Como. Un soggetto dichiarato socialmente pericoloso, che all’atto dell’espulsione ha posto in essere atti di autolesionismo per cercare di eludere la procedura di accompagnamento. Nonostante il comportamento tenuto dallo straniero, dopo alcuni controlli effettuati in Pronto Soccorso, è stato trasferito a Torino. Da qui sarà successivamente rimpatriato nel paese d’origine.