Economia

Perboni confermato segretario
generale della Cisl asse del Po

Dino Perboni è stato riconfermato segretario generale della Cisl Asse del Po dal consiglio generale che si è tenuto al termine dei lavori del 2° Congresso territoriale, in corso da ieri al Cremona Palace Hotel di Castelverde (Cr). Con lui sono stati confermati in segreteria Ivan Zaffanelli e Patrizia Rancati.

“Futuro: Rappresentanza; Partecipazione; Transizioni” lo slogan delle assise. “Futuro, perché il Covid ha sparigliato le carte, lo ha fatto in modo brutale, ma nello stesso tempo ha generato la condizione e la necessità di un domani differente da quello cristallizzato ante-Covid – ha spiegato Perboni nella relazione che ieri ha aperto i lavori delle assise -. E per l’Italia è forse l’ultima chiamata per uscire dal blocco della mobilità sociale, dall’inverno demografico e da una stagnazione della produttività che ha impoverito il lavoro”.

Nell’ampia e articolata relazione, che ha tracciato il quadro economico e produttivo del territorio, il segretario generale ha sottolineato anche le specificità delle dinamiche occupazioni delle due province: la maggior perdita percentuale di occupati, nel 2020, a Cremona (pari a -6%) rispetto a Mantova (-2%);  viceversa nell’arco dei 10 anni il tasso di disoccupazione a Mantova è rimasto decisamente superiore, pari al 6,4% rispetto al 4,8% del 2009, mentre a Cremona si è attestato all’8 diminuendo dell’1%. Inoltre, osservando la ripartizione dell’occupazione per macrosettori, entrambe le Province presentano una quota relativamente maggiore di occupati nelle attività industriali e agricole rispetto alla media lombarda, nonostante lo spostamento di occupati verso il terziario. “Dato comune, purtroppo, è il tasso disoccupazione dei giovani, che è alto per entrambe le Province – ha sottolineato Perboni – nonché gli elevati livelli di precarietà in entrambi i mercati del lavoro”.

Trasversale è stato l’impatto della pandemia sui due territori. “Una pandemia che ha sottolineato il ruolo fondamentale dei lavoratori, dai servizi essenziali a tutti gli altri settori – ha detto Perboni -. In ogni settore i lavoratori hanno dato prova non solo di grande senso del dovere, ma di quanto è  indispensabile il loro coinvolgimento. Si è creata, nei fatti, la condizione di una forma di partecipazione dei lavoratori, nella dimensione di un sistema di contrattazione aziendale, non solo improntato all’adeguamento della remunerazione, ma soprattutto a fornire uno strumento di condivisione del valore dell’attività da tutti generato”.

La logica partecipativa, ha sottolineato il segretario generale della Cisl Asse del Po, si è confermata il modello di relazione vincenti anche tra le parti sociali. “Per questo – ha spiegato – abbiamo bisogno di riprendere i lavori del Tavolo della Competitività a Cremona, così come a Mantova va ristrutturato il Tavolo degli Stati Generali dell’economia. Per queste ragioni, in una visone confederale chiederemo a Cgil e Uil di avviare un confronto fra noi e poi di ragionare con le istituzioni provinciali e le associazioni datoriali, per far ripartire i lavori di tali tavoli e renderli concreti”.

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