Movida: per 20enne violento
scatta il Daspo urbano antirisse
Ha aggredito un ragazzo all’uscita da un locale di Cremona ed ora ha il divieto, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, di accedere o stazionare nei pressi del locale dove è avvenuto il fatto per la durata di un anno. Si tratta della prima applicazione in provincia di questa innovativa misura di prevenzione personale di competenza dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza.
La violenta aggressione risale alla notte del 13 febbraio nei pressi di un locale della movida cremonese. Il giorno dopo, la vittima, un 20enne italiano, si è presentato in Questura riferendo di essere stato colpito al volto all’uscita del locale in maniera tanto violenta da causargli la frattura dello zigomo, una prognosi di 30 giorni e la necessità di un’operazione chirurgica.
Gli uomini della squadra Mobile guidati dal dirigente Marco Masia hanno si sono messi al lavoro, sentendo i testimoni e analizzando il sistema di videosorveglianza, sfruttando anche un controllo effettuato pochi minuti prima nei pressi del locale da parte delle Volanti. E hanno fatto centro. In pochi giorni i poliziotti sono risaliti ad un ragazzo di 20 anni di origine albanese.
Si è quindi scoperto che quest’ultimo, dopo aver colpito il coetaneo all’interno del locale per futili motivi, probabilmente per una spinta avvenuta ad inizio serata, all’arrivo dei soccorsi ha finto di essere un amico della vittima, tanto da salire in ambulanza con lui con il solo obiettivo di minacciarlo, promettendogli che ci sarebbero state gravi conseguenze se avesse avvisato la polizia.
Ieri, oltre alla denuncia per lesioni e minacce, al giovane albanese è stata notificata anche la misura di prevenzione del cosiddetto Daspo Willy per la movida violenta, dal caso di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro, in provincia di Roma. Il provvedimento, emesso dal questore Michele Davide Sinigaglia, pone il divieto al 20enne albanese di accedere o stazionare nei pressi del locale dove è avvenuto il fatto per un anno.
La misura di prevenzione personale rientra nella categoria dei “divieti di accesso ad aree urbane” e permette al questore, nei casi più gravi, di imporre il divieto di accesso in tutti i locali da ballo o dove si somministrano sostanze alcoliche in tutta la provincia.
Sara Pizzorni