Tamoil, Ravelli: "Verificare
funzionalità di barriera idraulica"
Dopo il sopralluogo degli enti pubblici e dell’Arpa effettuato oggi presso la società canottieri Bissolati, che ha portato alla conferma della presenza di prodotto surnatante nel sottosuolo, c’è ora chi chiede di intervenire piuù a fondo. E’ Sergio Ravelli, consigliere generale del Partito Radicale: “Siamo da sempre convinti che la presenza tuttora significativa di prodotto surnatante, nonostante le attività di messa in sicurezza e di ripristino ambientale in corso dal 2007, è da attribuire ad un inadeguato funzionamento della barriera idraulica dell’ex raffineria” commenta. “E’ ovvio che la presenza di sistemi di raccolta del surnatante nei pozzi barriera contribuiscono alla progressiva riduzione della massa di prodotto circolante, tuttavia tali sistemi di raccolta, efficienti sulla fase disciolta, lo sono molto meno sul prodotto in galleggiamento, il quale costituisce sorgente primaria di contaminazione per le acque di falda.
Già nel corso del processo di primo grado nei confronti dei manager Tamoil era stato ipotizzato che il surnatante potesse diffondersi in tutta l’area cosiddetta di “stagnazione”, generata dalla barriera idraulica, scavalcando di fatto gli ostacoli offerti dai pozzi in emungimento, peraltro distanti 50/60 m. l’uno dall’altro.
Per queste ragioni è necessario e urgente che in occasione della prossima Conferenza dei servizi gli enti pubblici e l’Arpa, in accordo con la società Tamoil, decidano di sottoporre a verifica di funzionalità la barriera idraulica”.