Cronaca

Niente libertà per il tassista
Carrera resta ai domiciliari

Il giudice Pierpaolo Beluzzi ha sciolto la riserva: resta agli arresti domiciliari Giovanni Carrera, il tassista cremonese di 68 anni accusato di sequestro di persona e lesioni colpose gravissime per l’incidente accaduto verso le 3,30 della notte tra il 24 e il 25 dicembre in via Mantova, quando Luca Lombardo, un giovane cremonese di 27 anni, era rimasto ferito gravemente dopo essere caduto dal taxi in corsa.

Martedì scorso, Carrera, difeso dall’avvocato Paolo Bregalanti, si era difeso davanti al gip Beluzzi ribadendo la sua versione dei fatti. Il legale aveva chiesto la revoca dei domiciliari condizionata alla misura interdittiva, quanto meno temporanea, per l’esercizio dell’attività di tassista, essendo considerata la stessa un’attività di pubblica utilità.

Dall’interrogatorio, però, non sarebbero emersi nuovi elementi o motivi diversi per ritenere non sussistenti le esigenze dei domiciliari. Secondo il gip, sussiste ancora il pericolo che Carrera, se rimesso in libertà, possa reiterare il reato, anche nei confronti della collettività, vista l’irascibilità dimostrata la notte di Natale. Anche il pm Francesco Messina non aveva dato parere favorevole alla remissione in libertà.

Da quanto emerso dagli accertamenti degli inquirenti, Carrera, dopo che le due amiche di Luca Lombardo erano scese dal taxi, per impedire al giovane di fare altrettanto, sarebbe ripartito ad elevata velocità, imboccando alcuni tratti di via Mantova contromano, incurante di viaggiare con il portellone sinistro aperto, mettendo il 27enne, seduto dietro, in una condizione di estremo pericolo e violando numerose norme del codice della strada.

Improvvisamente il ragazzo, che era al telefono con le amiche, preoccupate di quanto stava accadendo, spaventato, era caduto dal taxi, battendo violentemente la testa. Il tassista non si era fermato subito. Aveva proseguito la marcia e solo cinque minuti dopo era tornato a soccorrere Luca, aiutato da un passante che aveva chiamato i soccorsi.

Sara Pizzorni

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