Cronaca

Imprenditori che non si arrendono
Pasticceria Biancaneve, il nuovo look

“Abbiamo superato l’anno più duro, quello della chiusura forzata per due mesi e mezzo, e poi non appena si è potuto, abbiamo lavorato con l’asporto. E quello che siamo riusciti ad accantonare, lo abbiamo voluto reinvestire subito nel restyling della caffetteria, connotandola sempre più come tale ma valorizzando di più i prodotti artigianali provenienti direttamente dal nostro laboratorio”.

L’entusiasmo di Emanuela Arcari, titolare della pasticceria Biancaneve, è un esempio dell’imprenditoria che non ha voluto arrendersi di fronte alle difficoltà dei due anni di pandemia. Da fine gennaio la caffetteria di corso Garibaldi 111 si è presentata alla clientela con un nuovo look, mantenendo i sei posti a sedere nell’angolo bar, ma rinnovando la vetrina espositiva, che mette in mostra i suoi piatti forti:  monoporzioni, mignon, mousse, croissanteria “con alto sviluppo di sfoglia e prodotti di qualità:  panna e latte Soresina e burro belga”, ci spiega. Completa l’offerta pane sfornato anche nei week end e prodotto con lievito madre lavorato 365 giorni all’anno.

La clientela sta mostrando di apprezzare le novità, Biancaneve è tornata ad essere punto di riferimento per la merenda dei bambini all’uscita di scuola.

Passate le polemiche di qualche anno fa sulla pedonalizzazione di corso Garibaldi, con i commercianti divisi tra favorevoli e contrari, Biancaneve si colloca in una posizione strategica, a pochi passi dal parcheggio Villa Glori: “Per noi è un fattore di pregio trovarci qui, nella parte ancora percorribile dalle auto. Lo notiamo in occasione delle manifestazioni che comportano una chiusura temporanea. Per noi è positivo che tutto che resti così com’è”.

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