Cgil: "Area donna, lotteremo
per mantenerla"
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Sulla riorganizzazione in atto al quarto piano dell’ospedale, per quanto riguarda l’Area Donna, prende la parola anche la segreteria della Cgil di Cremona, attraverso Maria Teresa Perin ed Elena Curci.
“Abbiamo appreso dalla Stampa Locale – scrivono in una nota – che l’ASST di Cremona ha iniziato a “riorganizzare ”
il servizio di Area Donna; al suo posto un Cancer Center pensato per “rilanciare e riunificare le risorse“. Se abbiamo capito bene, quindi, le donne affette da tumore alla mammella saranno seguite e curate insieme a tutti gli altri malati oncologici: stessa degenza, stessa sala cui sottoporsi a chemioterapia, stessi percorsi, insomma.
Non mettiamo assolutamente in discussione l’alta professionalità di tutti gli operatori che contraddistingue il reparto oncologico del nostro ospedale, ma vogliamo invece porre l’attenzione sulle caratteristiche e sull’alto valore aggiunto che da tantissimi anni ha contraddistinto la nostra Area Donna. Nel 2017 la Breast Unit di Cremona ha ottenuto per la prima volta la Certificazione EUSOMA (European Society of Breast Cancer Specialist) e ad oggi sono solo 20, su 140, le Breast Unit italiane che hanno ottenuto tale certificazione.
Centinaia e centinaia di donne cremonesi (e non solo cremonesi!!) da tantissimi anni hanno trovato in Area Donna, proprio grazie alla sua equipe multidisciplinare dedicata, un percorso di cure e di attenzioni individuali che hanno reso il comunque sempre doloroso percorso di
cura meno complicato, più umano e davvero a misura di donna.
Siamo convinti che Area Donna di Cremona sia l’ espressione di una buona Medicina di Genere e pertanto chiediamo con forza che Regione Lombardia e ASST Cremona rivedano le decisioni assunte, decisioni che temiamo siano legate all’ennesimo risparmio sulla sanità
pubblica, e mantengano l’U.O. così come è stata pensata e costruita negli anni (anche con il sostegno economico del privato sociale e non, forse è bene ricordarlo).
CGIL Cremona, insieme a Collettive 365 – Donne Cgil Cremona, non lascerà nulla di intentato e, se necessario, organizzerà, insieme ad altri soggetti, azioni pubbliche affinché sia mantenuta intatta questa eccellenza sanitaria pubblica”. gbiagi