Deleghe in Provincia, no della
destra alle proposte di Signoroni
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I rappresentanti del centrodestra non avranno deleghe nel consiglio provinciale eletto lo scorso dicembre. Dopo una serie di incontri, il tentativo delle segreterie politiche e del presidente della Provincia Paolo Signoroni di distribuire le competenze tra tutti e 12 i membri non è andato in porto.
La decisione finale è stata dei partiti di centrodestra ed è stata presa sabato: “Riteniamo – affermano i segretari di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e UDC – che allo stato attuale non sussistano le condizioni affinché i nostri consiglieri entrino a far parte della squadra di governo. Le proposte che il presidente Signoroni ha inoltrato al capogruppo Palmiro Bibiani, anche dopo alcuni tentativi di aggiustamento e mediazione, erano fortemente sbilanciate in favore del centrosinistra, che avrebbe avuto quasi tutte le deleghe più importanti nonostante la minore rappresentatività numerica all’interno del consiglio.
Da parte del gruppo consigliare vi sarà comunque la massima disponibilità per il raggiungimento degli obiettivi strategici del nostro territorio, così come le segreterie politiche – proseguono i segretari – sono pronte a proseguire con il PD il dialogo già iniziato sulle partite più importanti per la provincia di Cremona.
Auguriamo al Presidente Signoroni e alla sua nuova squadra un buon lavoro, auspicando che si arrivi, prima del termine del mandato, a realizzare almeno le fondamenta della tanto attesa “casa dei comuni”, un concetto purtroppo ancora astratto”. La nota è firmata da Fabio Grassani e Tiziano Filipponi (Lega Cremona e Crema), Gabriele Gallina (FI), Stefano Foggetti (FdI), Giuseppe Trespidi (Udc).
Prevedibile che a questo punto Signoroni distribuisca le deleghe tra i 4 rappresentanti eletti del centrosinistra, quindi Jacopo Bassi, Ilaria Dioli, Silvia Genzini, Fabrizio Vappina, aggiungendosi a quelle già attribuite a Giovanni Gagliardi (centrosinistra) e Matteo Gorlani (civici di centrodestra).
gb