Provincia: ancora impasse deleghe,
ma Signoroni affida le prime due
Leggi anche:
Parte in salita la costruzione della “casa dei Comuni” auspicata dal presidente della Provincia Paolo Mirko Signoroni all’indomani dell’insediamento del nuovo Consiglio, ormai due mesi fa. Per settimane prima le segreterie politiche, poi il presidente in prima persona, hanno lavorato per distribuire le deleghe a ciascuno dei consiglieri eletti, indipendentemente dallo schieramento, proprio per favorire un nuovo percorso di condivisione. Nulla da fare, la trattativa si è inceppata su un nome. Così questa mattina, constatato l’allungarsi dei tempi, si è arrivati a una svolta, con l’attribuzione momentanea di solo due deleghe, lasciando in stand by le altre.
A Giovanni Gagliardi, eletto tra le fila del centrosinistra, è stata riconfermata la vicepresidenza come pure le deleghe a patrimonio, lavoro, aziende e società partecipate, risorse umane. A Matteo Gorlani, consigliere di minoranza a Ticengo, neoeletto nella lista degli amministratori civici di orientamento centrodestra, sono andate le deleghe su parchi, strade e cave. Due designazioni che non sorprendono: a parte Gagliardi, dato per scontato, anche Gorlani si era affrettato a dire all’indomani delle elezioni che avrebbe sostenuto Signoroni, appartenente al suo stesso schieramento.
“Al fine di assicurare un miglior funzionamento dell’Ente – si legge nelle motivazioni delle due delibere – nell’ottica di un efficace ed aperto confronto dialettico nonché di una cooperazione sinergica e condivisa tra Consiglieri, si ritiene utile ed opportuno attribuire specifiche deleghe relative a materie i cui contenuti, precisamente individuati, assegnino al Consigliere un ruolo significativo e utile a supportare le funzioni del Presidente. L’espletamento delle funzioni derivanti dalle deleghe assegnate deve essere preventivamente condiviso con il Presidente e condotto sulla base degli indirizzi impartiti. I consiglieri delegati daranno tempestiva informazione al Presidente su ogni questione che possa influire sull’attività dell’ente e lo aggiorneranno costantemente sull’attività svolta e sulle iniziative intraprese”.
Restano al momento in sospeso le deleghe ai sei consiglieri eletti nel centrodestra sostenuto dai partiti: Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Il nodo da sciogliere sarebbe la figura di Alberto Sisti, FI, sindaco di Castelvisconti.
Come si ricorderà, la lista sostenuta dai tre partiti si è aggiudacta 6 posti sui 12 disponibili in consiglio; 5 erano andati al centrosinistra e 1, appunto, al civico di centrodestra. gbiagi