Cronaca

I genitori di Luca: "E' il nostro tesoro
ed è fragile. Non si è buttato dal taxi"

I genitori di Luca

I genitori di Luca Lombardo, il ragazzo caduto dal taxi la notte tra la vigilia di Natale e il 25 dicembre, questa mattina si sono recati in Questura per ringraziare gli inquirenti per l’attività investigativa svolta. Attività che ha portato il tassista, Giovanni Carrera, 68 anni, di Cremona, agli arresti domiciliari per sequestro di persona e lesioni personali gravissime. I genitori, Nino e Nadia, hanno  incontrato il capo della Squadra Mobile Marco Masia che ha coordinato le indagini.

Emozionati, i genitori di Luca, che oltre alla polizia hanno voluto ringraziare anche i medici che l’hanno avuto in cura. “Lui – ha detto il padre – si sta riprendendo piano piano. E’ il nostro tesoro, è sempre stato il nostro tesoro, noi adesso cerchiamo di stargli sempre più vicino, io e mia moglie. Luca ancora non si ricorda bene cosa è successo: ha forte ansia, è un ragazzo giovane che ha avuto un grave incidente: non ci sente dalla parte sinistra… ha una sensazione di fragilità”. “A volte – ha aggiunto la madre – è confuso…confonde l’ospedale con il taxi. Si ricorda fino ad un certo punto, poi il buio totale e il risveglio in ospedale. Non ho però mai creduto al fatto che si fosse buttato”.

Mercoledì, intanto, è previsto l’interrogatorio di Giovanni Carrera, assistito dall’avvocato Paolo Bregalanti. Ad inguaiare il tassista, a parte le immagini delle telecamere e le testimonianze, soprattutto l’intercettazione telefonica che nella quale si diceva sollevato dal fatto che la giovane vittima non fosse in grado di ricordare per poter raccontare la sua versione dei fatti.

Sara Pizzorni

 

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