Economia

Rolfi convoca il Tavolo del latte
per il 17 febbraio: "Rispettare patti"

L’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Regione Lombardia Fabio Rolfi ha convocato giovedì prossimo, 17 febbraio, il tavolo latte per un confronto e per una verifica dello stato di attuazione dell’accordo nazionale.
“Nei mesi scorsi – spiega Rolfi – è stato sottoscritto un accordo nazionale sul prezzo del latte. È stato firmato da tutti gli attori della filiera e chiediamo semplicemente che venga rispettato, anche perché gli allevatori stanno già attraversando difficoltà oggettive legate all’aumento esponenziale dei costi di produzione”.
“Ricordo – sottolinea l’assessore – che è stato anche approvato un decreto a livello nazionale che stabilisce come pagare un prodotto agricolo al di sotto del costo di produzione sia una pratica sleale”.
“La Regione – aggiunge l’assessore Rolfi, al termine di un incontro con i vertici di Coldiretti – convocherà per giovedì 17 febbraio un tavolo latte, al quale siedono tutti gli attori della filiera, dalle associazioni agricole di categoria ai rappresentanti dei trasformatori e della grande distribuzione. È necessario per un confronto e per una verifica dello stato di attuazione dell’accordo nazionale”.
“Sarò alle iniziative organizzate dagli allevatori per i prossimi giorni – dice l’assessore Rolfi – perché il ruolo delle istituzioni è anche quello di dare risposte per stemperare tensioni sociali”.
“La Lombardia – ribadisce – produce il 45 per cento del latte nazionale e il problema del prezzo riguarda soprattutto il nostro territorio. La Regione farà tutto quanto di propria competenza per trovare una soluzione adeguata che dia il giusto valore ai prodotti e, dunque, al lavoro degli allevatori”.

COLDIRETTI SODDISFATTA  – “Bisogna rendere immediatamente operativo l’accordo di filiera per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla, che rischia di far saltare uno dei comparti cardine del nostro agroalimentare”. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia nel commentare positivamente la convocazione del tavolo regionale.
“Ringraziamo l’assessore Rolfi per aver fatto proprie le nostre sollecitazioni – continua la Coldiretti Lombardia –. Come Coldiretti stiamo lavorando su tutti i fronti, dal livello governativo a quello territoriale, per difendere il lavoro e la dignità delle stalle italiane che stanno attraversando un periodo di grave crisi.
Gli allevatori sono strozzati dai continui aumenti dei costi di produzione non compensati da un prezzo di vendita adeguato – spiega la Coldiretti Lombardia – e in molti casi si trovano costretti ormai da mesi a vendere sottocosto per effetto di dinamiche speculative che ricadono interamente sulle loro spalle.
Abbiamo quindi chiesto all’assessore Rolfi di convocare le parti che hanno sottoscritto il protocollo nazionale della filiera lattiero casearia – precisa la Coldiretti Lombardia – per arrivare subito al riconoscimento del giusto prezzo che tenga conto della continua escalation dei costi di energia e mangimi.
Non si può più perdere tempo – evidenzia Coldiretti Cremona –, serve una presa d’atto collettiva prima che sia troppo tardi. In gioco c’è il futuro di un settore che grazie a circa 5mila allevamenti diffusi sul territorio regionale produce ogni anno oltre il 40% del latte di mucca italiano. Un comparto fondamentale per l’agricoltura cremonese, che vanta una produzione annua di latte di quasi 1,5 milioni di tonnellate all’anno.
Quando una stalla chiude – conclude la Coldiretti – si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado”.

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...