Cronaca

Cremona Solidale in commissione
Da marzo aumentano le rette

Le prospettive di sviluppo e il budget di Cremona Solidale sono stati presentati questo pomeriggio in commissione welfare del Comune. E’ stata la prima volta per il nuovo direttore generale Alessandra Bruschi e il direttore sanitario Simona Gentile, affiancate dal presidente Emilio Arcaini e dall’assessore Rosita Viola. Consolidare le attività e valorizzarle nell’ottica della sostenibilità, questi i punti chiave per l’anno appena iniziato.
Un anno di cambiamenti per l’azienda di via Brescia: il 60% delle figure apicali è andato o sta andando in pensione, e questa “può anche essere un’occasione per innovare”, ha detto Bruschi.
La popolazione cremonese invecchia, e il 66% dei pazienti ha deficit cognitivi; l’attività di Cremona Solidale è sempre più proiettata anche sul territorio: 209 le famiglie coinvolte con interventi a domicilio.

Dal punto di vista dei conti, per quanto riguarda la residenza sanitaria ordinaria e il nucleo Alzheimer, le rette verranno adeguate all’inflazione dal 1 marzo, con un aumento del 3,6% pari a 2 euro al giorno. Aumenteranno anche le rette dei centri Diurni Integrati, un euro al giorno. Fortemente ridotti per via del Covid, i centri diurni stanno rientrando nella normalità: è prevista per quest’anno un’occupazione completa dei posti solo per il Barbieri di via 11 febbraio, 40 posti; saranno invece 35 su 40 per il centro diurno Soldi di via Brescia; 15 su venti a casa Ozanam di via Milazzo.


“L’ultima volta che abbiamo aumentato le rette è stato nel periodo pre covid”, ha detto Bruschi. “E’ vero, le nostre tariffe sono un po’ più alte di quelle della provincia, ma in linea con quelle delle città delle stesse dimensioni. Per la qualità che stiamo dando, penso che siano rette decisamente buone”.

La direttrice ha anche sottolineato come i maggiori costi dovuti al Covid, dalle mascherine ai dispositivi ai vaccini, siano tutti a carico dell’azienda, a differenza delle strutture ospedaliere che vengono rimborsate dalla Regione. Tanto per fare un esempio di quanto abbia pesato il Covid, si è registrato un aumento del 40% del costo dell’ossigeno.

Nonostante un bilancio sempre in bilico (ma per quest’anno non sono previsti contributi straordinari da parte del Comune) uno degli obiettivi è la stabilizzazione del personale, un modo per garantire qualità delle prestazioni. E poi: formazione del personale, ottimizzazione delle risorse umane, manutenzione ordinaria della palazzina Mainardi (tinteggiatura, sostituzione accessori) e ristrutturazione di una parte della palazzina storica, quest’ultima a carico di Fondazione Città di Cremona, proprietaria delle strutture. Proprio sui rapporti tra i tre soggetti del welfare cittadino (incluso il Comune) è intervenuto il consigliere di Fratelli d’Italia Marcello Ventura, per la mancanza di elementi progettuali innovativi.
“Io non posso che elogiare Cremona Solidale – ha detto Ventura – credo che sia un’eccellenza. Approvo ogni azione proposta, però vedo che non si parla di nessun tema istituzionale progettuale. Dove si colloca Cremona Solidale all’interno del welfare cittadino e della riforma sanitaria regionale? Quali gli investimenti strutturali?”
Perplessità anche sui conti: “Il budget preventivo mi sembra molto ottimistico. L’aumento delle rette non sarà sufficiente a coprire il costo del personale, che sarà un milione in più”.
La proposta è quella di un ritorno in capo al Comune di tutto il welfare cittadino, accorpando in una holding Cremona Solidale e Fondazione Città di Cremona.

Maria Vittoria Ceraso ha evidenziato le difficoltà di Cremona Solidale precedenti alla pandemia. “Il tema è sempre stato di prospettiva. Bene stabilizzare il personale, ma il contratto dei dipendenti pesa sia per costi fissi che per aumenti contrattuali. Tema manutenzioni: giusto, ma come si costruisce la sostenibilità?”.
Tra gli interventi in positivo quelli del geriatra Daniele Villani; di Fabiola Barcellari (bene l’attenzione verso i famigliari degli ospiti, così fortemente penalizzato nei due anni passati, vedo che l’azienda sta affrontando questo tema con gran volontà e pathos); di Lapo Pasquetti, che ha replicato sul tema dello status giuridico di Cremona Solidale. “La natura giuridica di ente di diritto pubblico è una caratteristica positiva di questa struttura. La priorità è fornire un servizio pubblico di qualità con al centro il paziente inteso come persona e non come numero”

Fiorenzo Bassi, vicepresidente di Fondazione Città di Cremona, ha brevemente spiegato in che modo l’ente contribuisca alle attività dell’Azienda, sia con la concessione degli immobili in comodato gratuito, sia con contributi specifici. “C’è un cantiere in corso di 4,5 milioni in via Brescia, è vero che le risorse vengono anche dall’eredità Somenzi, ma metà la mette la Fondazione, senza contare tutti gli investimenti manutentivi sulle strutture. Costruiamo alloggi che poi diamo in affitto ad anziani e persone fragili, penso a via XI febbraio: gli alloggi sono tutti occupati e giustamente, come nelle sue competenze, gli inquilini sono seguiti da Cremona Solidale, Fondazione ascolta le necessità e mette a disposizione le sue risorse”.

Il comitato parenti, prossimo alla scadenza, verrà a breve rinnovato e con una rivisitazione del regolamento.

L’assessore Rosita Viola ha infine risposto a Ventura: “Questo piano programma non nasce da una dicotomia tra Comune e azienda, ma da un sistema di relazioni stabili. Dal 2015 abbiamo lavorato, insieme a Fondazione e Cremona Solidale, su specifiche operazioni sia in via XI febbraio che in via Brescia. Anche in questo campo esiste una filiera”. gbiagi

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