Chiesa

Urne a San Abbondio: il cinerario
benedetto dal vescovo Napolioni

Si è conclusa con la benedizione del cinerario posto nel corridoio del chiostro, la vista pastorale di tre giorni del vescovo Napolioni alla parrocchia di S. Abbondio. L’ultimo passaggio di un lungo percorso regolarizzato qualche giorno fa dal punto di vista civilistico dalla modifica del regolamento cimiteriale da parte della Commissione Ambiente del Comune.

“Un luogo – si legge sul sito della Diocesi – in cui i parrocchiani hanno la possibilità di conservare le ceneri dei propri cari restituendo un po’ di quella vicinanza cristiana tra vivi e morti che nel tempo si è persa. Se fino all’inizio dell’Ottocento, infatti, era normale che i morti venissero seppelliti in chiesa o nelle immediate vicinanze, in epoca napoleonica quest’usanza fu cancellata. Poiché da ormai diversi anni la Chiesa ha dichiarato lecita la pratica della cremazione, la Parrocchia ha ritenuto significativo mettere a disposizione alcuni spazi per la conservazione delle urne funerarie. Un servizio gratuito e mosso da una preoccupazione unicamente di tipo pastorale”.

Il regolamento consente la conservazione delle urne contenente le ceneri di un defunto anche nel domicilio o nella residenza del famigliare affidatario, come disciplina la norma regionale.

La comunità guidata da don Andrea Foglia ha accolto Napolioni in una tre giorni ricca di incontri. Il Vescovo ha avuto modo di incontrare bambini e ragazzi, adulti e famiglie, ascoltando, confrontandosi e provando, insieme ad essi, a tracciare nuovi spunti e nuove strade per ripartire. “È stato un vero momento di Chiesa – racconta il parroco don Andrea Foglia – in un clima di bellezza e autenticità”.

Anche mons. Napolioni ha insistito sulla semplicità e profondità delle relazioni nella propria omelia, raccontando di aver incontrato “persone straordinarie che si sono sempre spese per il Signore, per la comunità. Quella che abbiamo condiviso è stata dunque una visita alla scoperta della vita, soprattutto quella più umile e nascosta”.

Durante la visita il vescovo ha incontrato nel pomeriggio di venerdì 4 febbraio alcune famiglie e anziani della parrocchia, i bambini della scuola dell’infanzia “S. Abbondio”, quindi ha visitato la scuola media “A. Campi” e alla casa di cura Ancelle della Carità.

“L’umiltà di Pietro – ha ribadito Napolioni nell’omelia di domenica – è un esempio di come sia possibile accogliere la Parola, di come si possa essere discepoli missionari, cioè capaci di prendere il largo insieme ai fratelli, alle altre parrocchie, alle associazioni della nostra città”.

Nella serata di sabato 5 febbraio l’incontro con il gruppo adolescenti.

 

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