Risarcimento Bresciani, il Comune
attinge dal Fondo di riserva
Il Comune di Cremona attinge 56mila euro dal Fondo di Riserva per il risarcimento e le spese processuali relative alla causa intentata dall’ex dipendente Enrico Bresciani, già dirigente a tempo determinato, in pensione dallo scorso luglio, che ha vinto la causa contro l’ente per essere stato demansionato.
Essendo l’ente locale in esercizio provvisorio, si è reso necessario un atto ad hoc della Giunta per prelevare la somma dal fondo di riserva. La decisione è stata presa nel corso dell’ultima riunione, mercoledì scorso.
Il tribunale, con sentenza del 19 dicembre, ha dato ragione a Bresciani nella causa per mobbing, condannando il Comune a un risarcimento di 44.440 euro. Nel dettaglio: 9.440 euro per i danni morali, 7.000 euro per danni all’immagine professionale e 28.000 euro di danno patrimoniale alla professionalità subito da Bresciani nei quattro anni e sei mesi di demansionamento. Al funzionario, già dirigente comunale prima della giunta Galimberti, il Comune dovrà anche pagare le spese processuali, liquidate in 7.000 euro.