Politica

Dopo il Mattarella bis
centrodestra tutto da ricostruire

Le diverse posizioni dei rappresentanti locali di Lega (Grassani, Sommi); Forza Italia (Malvezzi), Fratelli d'Italia (Ventura), M5S (Nolli).

Mattarella a Cremona lo scorso maggio (foto Sessa)

A due giorni dalla rielezione di Sergio Mattarella, anche il territorio cremonese riflette le divisioni che si sono aperte nel centrodestra dopo le candidature mancate (Berlusconi) e quelle tramontate ancor prima di essere realmente considerate (Nordio, Pera, Cartabia, Casini). Tanti nomi bruciati, anche quello di figure istituzionali come la presidente del Senato Casellati o l’alta funzionaria Belloni, per tornare al presidente uscente.

Sotto tiro in particolare è Matteo Salvini. “Su Sergio Mattarella come presidente nulla da dire”, commenta Fabio Grassani, segretario provinciale della Lega. “Non sono nella posizione di potere accampare giudizi. Quanto al metodo adottato per arrivare alla sua elezione, non un bello spettacolo, sicuramente. Sei giorni di travaglio che hanno disorientato un po’ tutti. Matteo Salvini è stato tra i pochi ad esporsi, a metterci la faccia, sicuramente l’attesa sarebbe stata inferiore se gli avversari si fossero mostrati più responsabili e alcuni, tra gli alleati, più leali.
A livello nazionale sicuramente c’è bisogno di una riflessione, anche se a livello locale non ci sarà alcuna conseguenza nella tenuta e nella compattezza del centrodestra, che sta lavorando bene.
Detto ciò, credo che dobbiamo tutti uscire dalla comfort zone del consenso facile e lavorare con più attenzione al territorio senza per forza guardare a ciò che succede a Roma”.

Simona Sommi, consigliera comunale dello stesso partito e responsabile regionale del settore Istruzione per la Lombardia, oggi stesso sarà a Milano per una riunione di tutti i dipartimenti della Lega, un appuntamento fissato già da prima del dibattito sul Capo dello Stato, ma che inevitabilmente verterà anche su quello. “Mi rendo conto – ci dice – che il risultato non rende felice gran parte della base, ma sono sicura che le spiegazioni e il tempo daranno ragione a una scelta che si rivelerà efficace per ciò che riguarda il dare risposte concrete ai problemi delle persone. Per questo tutti i dipartimenti della Lega, nazionali e territoriali, stavano lavorando e ancor più lavoreranno, perchè l’importante è risolvere i problemi, non sicuramente fare polemiche politica o chiamarsi fuori. Se così fosse, gli strumenti per risolvere problemi come il caro bollette o la scuola, non troveranno spazio per essere risolti”.

Non fa sconti il consigliere di Fratelli d’Italia e membro dell’assemblea nazionale Marcello Ventura: “E’ stata una figuraccia del mondo politico intero. Credo sia la fine della politica ma soprattutto del centrodestra. L’atteggiamento di alcuni leader è stato inspiegabile ma soprattutto inequivocabile per far capire come cambieranno alcune posizioni. Credo che la Meloni grazie alla sua coerenza ne sia uscita assolutamente rafforzata ed aumenterà i consensi. Altri dovranno riflettere molto, sia sui leader che sul riposizionamento politico”.

Delusione nel commento di Carlo Malvezzi, capogruppo di Forza Italia: “Non nascondo che tifavo per un nuovo presidente della Repubblica che fosse espressione del mondo cattolico liberale, che in Italia è molto forte.
Dopodiché, mi rendo conto che, visto il quadro che si è verificato, la conferma di Mattarella non è certo la soluzione peggiore.
Il quadro che ci ha restituito questa votazione è di una profonda sofferenza e difficoltà nei partiti e nella coalizione, che richiede un grande lavoro di ri-costruzione, sia all’interno dei partiti per riformulare una proposta che sia interessante in vista delle prossime elezioni, sia all’interno della coalizione dove c’è molto da approfondire e da chiarire”.

Fuori dal centrodestra, ma all’interno di un movimento Cinque Stelle che esce indebolito dalla vicenda, è la voce di Luca Nolli: “La rielezione di Mattarella è, senza dubbio, un segnale positivo per il Paese.
E’ una persona che ha dimostrato di essere un gran presidente e dà un segnale di continuità in un momento difficile per il nostro Paese. I nomi dei candidati emersi negli ultimi giorni erano ‘preoccupanti’ e la sua rielezione è stato anche un sollievo”. gbiagi

 

 

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