Cronaca

Nuovi stalli blu e recupero evasione
Aem affida consulenza al Politecnico

Dove collocare i circa 100 posti auto a pagamento – ad alta rotazione – che spettano ad Aem in cambio dei 555 nuovi posti gratuiti in corso di realizzazione di fianco al cavalcavia di via Dante? E come ridurre la forte quota di evasione dal pagamento dei ticket, che pesa sui bilanci della partecipata comunale?
Sono questi i nodi che dovrà sciogliere il Politecnico di Milano, dipartimento di Meccanica, a cui Aem ha affidato un incarico di consulenza per poco meno di 50mila euro, interamente a sue spese. Titolo della consulenza: “Gestione dei parcheggi e della sosta cittadina”. E” dallo scorso autunno che il Comune ha annunciato l’intenzione di valorizzare sempre più i parcheggi a corona e fare in modo che le persone arrivino a piedi, in bus o in bicicletta in centro città. Ma di concreto non si è visto ancora nulla, in particolare non sono mai state individuate le vie o le piazze dove mettere a pagamento gli stalli di sosta. Una mossa certamente impopolare, ma necessaria per la politica della sosta che ha in mente il Comune. Ecco quindi la consulenza universitaria. Come spiega il presidente di Aem, Massimo Siboni, “è necessario avere un supporto specialistico, intanto perchè l’università ha sviluppato una modellistica, utilizzata anche per altri centri urbani, che noi non abbiamo e che di sicuro ci aiuta, e poi perchè dobbiamo individuare il modo per ridurre l’evasione”, che in alcuni casi, produce introiti ridicoli per il gestore, come l’area di via Mantova, dove certi stalli non rendono neanche 100 euro l’anno nonostante i posti siano sempre occupati. “Penso che se tutti pagassero il dovuto – aveva detto lo stesso Siboni tempo fa – i nostri incassi sarebbero il doppio”.
Senza contare che l’anno del Covid ha pesato moltissimo: da 1 milione e 200 mila euro di incassi del 2018 agli 800mila del 2020.
Siboni assicura: non sarà il Politecnico a decidere dove tirare le nuove righe blu, ma dovrà solo fornire un supporto tecnico, al gestore e al Comune. Lo studio dovrà tener conto delle necessità dei pendolari, degli studenti, delle ztl e del trasporto pubblico urbano, ma senza essere necessariamente condizionato da queste ultime due realtà, che fanno parte di uno studio di insieme più ampio, di competenza del Comune.

Per Aem, azienda che oltre ai servizi strumentali svolti per l’ente locale (e  per cui è pagata) deve anche realizzare investimenti che rendano, la gestione dei parcheggi fa parte del proprio core business: proprio come avviene per il forno crematorio, dove è stata attivata la seconda linea. gbiagi

 

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