Cronaca

Gli studenti del Megafono: "Rientro
a scuola in sicurezza? Solo retorica"

I ragazzi del collettivo studentesco Il Megafono criticano la situazione del rientro a scuola, tra didattica mista, mancate soluzioni per evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto e costo delle mascherine ffp2, di cui chiedono la gratuità per gli studenti.

“Il ministro dell’istruzione Bianchi – affermano in un comunicato –  ha dichiarato che si sarebbe effettuato “un rientro in presenza e in sicurezza”, ma ancora una volta i provvedimenti hanno lasciato il posto alla retorica.

Gli studentə ancora una volta sono tra quelli che soffrono di più le conseguenze della pandemia, o meglio, del disinteresse delle istituzioni: lo stato di emergenza è ormai una realtà con cui conviviamo da due anni e appellarsi nuovamente a questo, nel momento in cui la disorganizzazione delle scuole è evidente, non regge più.

Riteniamo che la situazione attuale, che è andata definendosi a partire da inizio gennaio, sia insostenibile e inaccettabile, in quanto non c’è alcuna considerazione, da parte di chi ha steso queste risoluzioni, verso chi effettivamente sta nelle classi. Le decisioni dall’alto hanno mostrato ancora una volta la loro incompetenza e inadeguatezza. Sono ormai due anni che viviamo in balia della giornata e gli strascichi di questa gestione sono ormai evidenti: depressione e disagi psicologici sono in preoccupante crescita nel mondo della scuola.

A causa del suddetto picco di casi che stiamo vivendo, la didattica a distanza è tornata, ma con un formato ancora meno efficace di quello fino ad ora utilizzato: la didattica mista. Se la DaD per intere classi si è dimostrata poco efficace, la didattica mista è totalmente inadatta: gli studentə in quarantena non possono venire lasciatə indietro in questo modo.

La didattica mista è la soluzione più comoda per chi l’ha introdotta e la peggiore per chi la vive.

Vogliamo una scuola in sicurezza e crediamo che non sia più sufficiente fornire le sole mascherine chirurgiche. Per questo riteniamo necessario l’accesso gratuito alle mascherine FFP2, garantendo così un livello di protezione nettamente superiore. Questo provvedimento si rende necessario anche alla luce del fatto che non sempre nelle aule sono applicabili le disposizioni per il distanziamento sociale e quindi l’unica barriera protettiva che ci resta sono le mascherine.

Un altro ambiente in cui insorge forte perplessità sulla gestione pandemica sono sicuramente i mezzi di trasporto. Già all’inizio dell’anno scolastico, lo scorso settembre, sono nati problemi legati a questa tematica, ma la soluzione dei “doppi turni” che è stata avanzata ha giustamente ricevuto dure critiche: non può essere la scuola ad adattarsi alla compagnia di trasporti, sarebbe paradossale. Alla fine questa proposta è stata accantonata, ma i provvedimenti che sono stati messi in atto sono insoddisfacenti, in quanto i mezzi continuano ad essere sovraffollati, rappresentando di conseguenza un rischio di contagio per chi ne fa uso. 

“Come collettivo – concludono gli studenti – pensiamo che un rientro in sicurezza sia possibile solo ascoltando le richieste di chi la scuola la vive, cioè noi studentə, e faremo in modo che questo accada”.

 

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