Tamoil, polemica tra maggioranza
e opposizione in commissione
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Dibattito acceso nel tardo pomeriggio di giovedì in sala quadri di Palazzo Comunale, durante la seduta della commissione di Vigilanza sulla vicenda Tamoil, dedicata a discutere la recente perizia del tribunale secondo cui la raffineria continua ad inquinare.
Duro l’intervento dell’avvocato della Canottieri Bissolati, Gian Pietro Gennari, che, insieme al collega Claudio Tampelli, ha ribadito come la barriera idraulica non stia funzionando e come i dati lo dimostrino. Dati che tuttavia, per ora, né il Comune né Arpa hanno potuto vedere, come ha spiegato l’assessore Simona Pasquali: “Abbiamo già chiesto la documentazione al tribunale, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta” ha sottolineato, confermando la propria disponibilità a convocare una nuova Conferenza dei servizi per modificare se necessario, l’attività di messa in sicurezza”. Quell’attività che, di fatto, sembra non funzionare, almeno da come emerge dalle perizie.
D’altro canto, come ha spiegato Maurilio Segalini, presidente della Bissolati, “i danni accertati sono ingenti: 7 anni fa a causa di uno smottamento dovutola prelievo del surnatante e dei gas, abbiamo dovuto consolidare il palazzetto dello sport. Ma abbiamo avuto episodi analoghi anche su altre strutture”. Solo alcuni dei tanti problemi, che hanno comportato per i soci altrettanti esborsi. Così come sono costati i numerosi monitoraggi fatti dalla società per verificare lo stato del sottosuolo: “Abbiamo verificato costantemente che il surnatante era presente nella falda dai 5 a 9 metri” ha detto Segalini.
Il problema delle istituzioni, Comune e Arpa, è che si trovano in possesso di documentazione vecchia, quella che aveva portato a porre in essere quella barriera idraulica che oggi si dimostra, secondo la perizia in mano alla Bissolati, inefficace.
La stessa Arpa, nella persona del suo direttore di dipartimento Giampaolo Oneda, ha dichiarato che “Noi non abbiamo elementi per dare un responso diverso. Non abbiamo l’ultima perizia, e rispetto alle indicazioni che erano state date inizialmente, non ci sono irregolarità. Non possiamo confrontarci con i documenti che non abbiamo”.
Il dibattito si è poi spostato sul piano politico, con tono altrettanto accesi. E’ intervenuto dapprima il consigliere Lapo Pasquetti, chiedendo che la Bissolati fornisca ad Arpa la relazione di cui è in possesso, in modo che “venga messo in contraddittorio con quello che l’agenzia ha, fatto da Tamoil, per poterlo rivedere”.
Dura la presa di posizione di Carlo Malvezzi, che punta il dito contro il Comune: “Riparliamo di questo tema a distanza di un anno, ossia dal febbraio scorso, data dell’ultimo Osservatorio Tamoil, E già allora la Bissolati fornì della documentazione in cui si diceva che l’inquinamento continuava. E lo fece anche Gino Ruggeri, che si impegnò fin dall’inizio nella battaglia. Oggi i dati che già aveva la Bissolati sono stati confermati, e noi siamo ancora qua a chiederci se convocare una conferenza dei servizi? Si sarebbe già dovuto fare”.
Stesse domande che si è posto anche la consigliera Maria Vittoria Ceraso: “Ci sono quattro sentenze penali che hanno radicalmente ribaltato, già da tempo, i presupposti del piano d’azione che si sta seguendo. Mi chiedo quali siano i presupposti di cui ci sia ancora bisogno per riaprire un procedimento che si basa su presupposti ormai sconfessati dalle sentenze”.
La maggioranza è subito passata al contrattacco, come ha evidenziato il consigliere Roberto Poli: “Noi abbiamo sempre avuto la prerogativa di stare dalla parte dell’ambiente. Mi chiedo se sia stato lo stesso per l’amministrazione di cui Malvezzi era assessore, che non si costituì neppure parte civile nella causa contro Tamoil, e lasciò Ruggeri da solo a farlo. Per quanto riguarda la vicenda in oggetto, se veramente la perizia introduce importanti elementi di novità, si dovrà pensare di rivedere le cose”. Dello stesso tenore anche l’attacco di Pasquetti, che a sua volta ha sconfessato l’azione di quella che un tempo era l’amministrazione di centrodestra.
E’ poi intervenuta Simona Pasquali, che come Arpa ha concordato sul fatto che se dal verbale dell’Osservatorio 2020 “non erano emersi elementi di novità rispetto alle risultanze già in essere, di fronte a nuovi dati e alle richieste della canottieri Bissolati, valutiamo se ci sono i presupposti per riaprire la Conferenza dei servizi”.
Laura Bosio