Politica

Berlusconi presidente, i Seniores
cremonesi di FI ci credono davvero

Mentre sembra tramontare l’ipotesi di un Berlusconi candidato a Capo dello Stato, a spingere sull’incarico più prestigioso della Repubblica è il gruppo dei Seniores di Forza Italia, che oggi ha acquistato un’intera pagina sul Corriere della Sera, per decantare i meriti del cavaliere.
A Cremona il volto storico dei Seniores è quello di Giorgio Everet, due mandati da consigliere comunale, prima in maggioranza col sindaco Perri, poi in minoranza, voce spesso controcorrente rispetto ai vertici del partito. Un direttivo di 12 persone (ma un giro di aderenti che ne conta almeno una quarantina) e rapporti non sempre idilliaci con il direttivo provinciale, con il quale si incontra comunque regolarmente.


La foto di un Berlusconi ringiovanito di trent’anni nella pubblicità nazionale  non lo stupisce più di tanto:
“La foto secondo me rispecchia esattamente la mente di Berlusconi, uno che arriva a capire molto prima degli altri le situazioni politiche. Nonostante l’età anagrafica ha ancora una mente molto lucida e giovane, la foto rispecchia il suo modo di essere. Dopotutto il governo Draghi è stato lui a metterlo in piedi”.

E nemmeno certe frasi a dir poco ridondanti, ad esempio l’appellativo di “eroe della libertà”, vengono ritenute fuori luogo: “Dire che lui rappresenta la libertà è vero, con quello che ha subito poteva chiudere baracca e burattini e andare altrove, invece è rimasto qua a combattere le sue battaglie. Negli anni ha dimostrato di essere un politico di razza. Nel passato abbiamo avuto in Italia personaggi molto forti, oggi però non ce ne sono più”.

Quanto all’altro papabile candidato, “Draghi non è un politico, è una grande mente tecnica. Berlusconi in Europa ha pagato dazio perchè è riuscito a inserirlo nella Banca Europea quando i tedeschi e i francesi volevano una loro persona. E’ stato Berlusconi a capire subito le capacità di Draghi”.

Oggi le quotazioni di Berlusconi sono in discesa e i sondaggi non sembrano nemmeno dalla sua parte. E’ realistico credere davvero in un Berlusconi candidato?

“Credo che ci sia il 50% delle possibilità. Se lui si candida è perchè è sicuro di avere i numeri, altrimenti non lo fa. E penso anche che i suoi partner del centrodestra abbiano i loro interessi per farlo andare al Quirinale, interessi politici beninteso, perchè in questo modo si libererebbe uno spazio per la loro leadership. Per il restante 50%  penso però che lui debba restare a capo di FI, di cui è la vera forza”.

“Se Draghi dovesse andare al Quirinale sarebbe un problema per molti parlamentari, perchè ciò significherebbe la quasi certezza di andare a nuove elezioni nel giro di un anno e un paio di partiti non entrerebbero nemmeno più, mentre fa comodo a tutti altri 15 – 16 mesi di stipendio da parlamentare. E questo non è un problema nuovo”. gbiagi

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