Cultura

Gli 80 anni del Manifesto di
Ventotene celebrati al Torriani

Per celebrare gli 80 anni del Manifesto di Ventotene alcune quinte dell’IIS Torriani hanno aderito al progetto Esto Educational (progetto didattico rivolto alle scuole italiane ed europee che mira a diffondere la conoscenza dei contenuti del Manifesto di Ventotene e del contributo dato da Ernesto Rossi a questo documento e all’elaborazione del progetto di unità europea, un percorso e una serie di inziative sostenuti dal Miur).

5blsa, 5amat e 5ainf con le insegnanti Giovanna Galli, Riccarda Gavazzi e Chiara Beccari il 19 gennaio hanno visto il docufilm Le parole di Ventotene nell’aula cinema Varalli e, al termine della proiezione delle prime due ore, il regista Marco Cavallarin è intervenuto in conference call. Tanti i temi emersi nel dialogo fra le docenti, il regista e le classi, soprattutto l’estrema attualità di questo Manifesto.

Era il 1941 quando Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, nel periodo in cui erano stati confinati sull’isola di Ventotene per essersi opposti al regime fascista, idearono un progetto di unità europea. Frutto di riflessioni sviluppatesi nel corso della cosiddetta “guerra dei 30 anni” che dal 1914 al 1945 ha sconvolto l’Europa, il Manifesto rappresenta un mutamento di paradigma essenziale nel progetto di un continente europeo unificato.

“Per un’Europa libera e unita“, il titolo originale, oggi conosciuto come “Il Manifesto di Ventotene”, ovvero come uno dei testi fondanti dell’Unione europea, è un documento che nasce con l’idea europeista di una rivoluzione democratica d’Europa, di creare una federazione europea ispirata ai principi di pace e libertà, con base democratica dotata di parlamento e governo e alla quale affidare ampi poteri, dal campo economico alla politica estera.

Il Manifesto fu poi pubblicato da Eugenio Colorni che ne curò la redazione e ne scrisse la prefazione. Il Manifesto venne diffuso in seguito grazie all’aiuto di alcune donne che lo portarono sul continente dall’isola di Ventotene e lo fecero conoscere agli ambienti dell’opposizione di Roma e Milano.

Nonostante nel 2021 si sia celebrato l’ottantesimo di questo testo fondamentale, nonostante sia pubblicato sul sito del Senato della Repubblica italiana e sul sito dell’Unione Europea perché ritenuto davvero il documento che ha ispirato il processo di creazione della Comunità Europea, “sono ancora in pochi a conoscerlo: ad aver letto il testo e a conoscere la storia dei confinati a Ventotene”, ha affermato il regista apprezzando il lavoro delle classi del Torriani.

Rossi aveva messo in guardia dall’idea di un’Europa fondata sull’economia e non, in primo luogo, sulla politica e nel testo già si scriveva quanto ormai appare evidente a tutti: le divisioni politiche non sarebbero state più tra destra e sinistra, ma tra nazionalisti e internazionalisti.

Il progetto delle quinte cercherà di approfondire questi temi e di riflettere sull’Europa di ieri e di oggi, scoprendo le storie anche degli altri antifascisti di Ventotene.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...