Cronaca

Fiume Po a -6,77: forte magra
invernale, rischio per stagione irrigua

Foto Sessa

Una magra particolarmente accentuata, quella che sta vivendo il fiume Po nel bacino padano, dove Autorità Distrettuale del fiume Po-Ministero della Transizione Ecologica ha rilevato in queste settimane una situazione anomala, con riduzioni delle portate di circa -21% rispetto alla media del mese attuale. A Cremona l’idrometro segna ora -6,77 metri sotto lo zero idrometrico.

Questa situazione di magra inverale ha un tempo di ritorno di circa 5 anni, dovuti ad inverni asciutti e poco piovosi, e si riscontra una similarità con le annate
2015-2016 e 2016-2017.

La vera anomalia tuttavia non è rappresentata dai livelli del fiume Po, seppur bassi, ma dallo scarso apporto delle risorse idriche attualmente stoccate nei laghi e sotto forma di neve nell’arco alpino ed appennino, che risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 (-42.7%).

Inoltre i Grandi Laghi Regolatori, che ad eccezione del Garda, si presentano tutti con volumi invasati inferiori rispetto al periodo.

“Pur se i livelli di portata del Po, solitamente, sono spesso bassi nel mese di gennaio per il lento discioglimento delle nevi invernali, visto il perdurare delle temperature rigide in questa seconda parte del mese, tali fattori contribuiscono all’attuale magra che può essere un campanello d’allarme in termini di acqua da prelevare in un prossimo futuro per l’agricoltura” commenta Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po.

I giacimenti di risorsa idrica immagazzinati – fa sapere ancora l’Autorità – potrebbero così risultare carenti già all’avvio della stagione irrigua che, peraltro, negli ultimi anni è partita sempre più in anticipo proprio a causa della prolungata siccità scaturita dalle conseguenze della situazione climatica.

“Per i prossimi giorni le previsioni meteo sembrano indicare ancora precipitazioni scarse a causa della natura secca dell’aria preesistente e di conseguenza i valori delle piogge permarranno sotto la media stagionale” conclude Berselli. “Tuttavia, confidiamo che il regime moderatamente anticiclonico attuale non sarà in grado di tenere totalmente lontano dal nostro paese nuove possibili perturbazioni e che, soprattutto sulle regioni settentrionali, le temperature tornino ad attestarsi in linea con i valori del periodo”.

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