Scuola, la Consulta: "Sì a lezioni
in presenza, ma solo se sicure"
Dopo molti dibattiti, il ritorno a scuola fa discutere in maniera trasversale un po’ tutti, in primis i diretti protagonisti, gli studenti. La Consulta provinciale, a questo proposito, esprime il parere favorevole rispetto alle lezioni in presenza, ma solo “a determinate condizioni” scrive in una nota. “Siamo consapevoli che attualmente ci sia un grosso problema di sicurezza nelle scuole e non solo, ma non possiamo nasconderci, dobbiamo sconfiggere la paura e risolvere i problemi nel modo migliore possibile, solo affrontando la pandemia la elimineremo” si legge nel documento.
“Anche l’anno scorso la Consulta Studentesca di Cremona si era dichiarata a favore del rientro in presenza ma in sicurezza. L’organismo si attivò per garantire ai ragazzi il miglior rientro possibile confrontandosi con il Comune di Cremona, la Prefettura, l’ATS e l’agenzia del TPL.
Ad un anno di distanza la situazione sembra essere simile, la scuola è circondata dal caos mediatico e non solo.
Viste le cariche che ricopriamo ci sentiamo in dovere di esprimere il nostro parere in quanto rappresentanti dei 19.000 studenti delle scuole superiori della provincia e cercare di risolvere i problemi che stanno mettendo in difficoltà i ragazzi delle nostre scuole.
Ci riteniamo a favore della didattica in presenza, per i motivi tanto gridati l’anno scorso da migliaia di studenti, da noi stessi supportati, e per cui in tutta Italia furono organizzati numerosi scioperi. La DaD è stata dichiarata inefficiente in base ai dati raccolti dalle prove invalsi dell’ultimo anno, che dimostrano un grosso calo da parte degli studenti che negli ultimi anni ne hanno fatto uso. Inoltre non è meno importante il danno psicologico e sociale che essa comporta agli studenti.
Sarebbe scandaloso chiudere le scuole e lasciare tutto il resto aperto, si potrebbe fare, così però significherebbe che il progresso fatto con la campagna vaccinale in questi mesi sarebbe ingiustamente vanificato, perché ci ritroveremmo nella stessa identica situazione dell’anno scorso.
É chiaro però che al momento sia effettivamente presente un grosso problema: i contagi in crescita esponenziale e stanno preoccupando seriamente gli studenti, lo dimostra il sondaggio condotto da Martina Toma, una Rappresentante d’Istituto ScuolaZoo, che ha raccolto oltre 300.000 risposte rivendicando un verdetto molto chiaro: 9 studenti su 10 vogliono la DaD.
Dal nostro punto di vista la Didattica a Distanza non può essere vista come un nascondiglio o la soluzione più semplice da seguire, il problema dei contagi esiste e preoccupa anche noi, proprio per questo motivo sollecitiamo il massimo impegno dai comuni, dalla prefettura, dall’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, all’ATS ma anche alle scuole e agli studenti stessi.
Speriamo vivamente che i controlli sui mezzi pubblici vengano effettuati e richiediamo di riattivare i tamponi gratuiti per gli studenti e sarebbe utile introdurre degli screening, per proteggere, anche se in parte, quegli studenti che in famiglia hanno soggetti fragili che rischierebbero di contagiare.
Stiamo attraversando un’altro momento difficile, ma questa volta non possiamo nasconderci, crediamo nei vantaggi della campagna vaccinale e speriamo che sia la più ampia e veloce possibile, stiamo vivendo uno dei momenti più difficili storicamente per l’Italia e per la scuola. Invitiamo tutti gli studenti e chiunque ne abbia bisogno a contattarci sia per proposte, confronti, critiche o situazioni di necessità”.