Tariffa puntuale, consulenza
prorogata: Ventura attacca
Prorogata la consulenza sulla tariffa puntuale, fino al 18 dicembre 2022: a denunciare la situazione è Marcello Ventura consigliere comunale di Fratelli d’Italia, secondo cui il prolungamento dell’incarico alla ARS Ambiente Srl, previsto da una determina dirigenziale del settore Ambiente del Comune, la 2394/2021 del 14 dicembre, porta a chiedersi “cosa non ha funzionato”.
“Trovo fantasioso che sia l’Amministratore Unico dell’azienda a chiedere il prolungamento della consulenza fino al 18 dicembre 2022 per cause indipendenti dalla sua volontà, per completare le attività rimanenti. Forse qualcosa non ha funzionato?” sottolinea il consigliere.
“Mi piacerebbe sapere come mai ora al Comune di Cremona il rinnovo della consulenza funziona al contrario: non decide il dirigente con l’assessore, ma lo chiede chi ha ricevuto il primo affidamento diretto.
Spero che il fatto di garantire la continuità delle attività propedeutiche all’applicazione della tariffa puntuale avviate nel mese di settembre 2021 in via sperimentale, portino quantomeno consigli migliori di quanto fatto fino ad oggi con la consegna per l’utilizzo dei sacchi grandi da 60 kg e la rimozione (poi una retromarcia) dei trespoli nei locali immondizia dei condomìni.
Veramente consigli di chi dimostra di lavorare così, solo con ideologia e non sulla realtà, consigli di chi dimostra di non conoscere minimamente la situazione degli spazi condominiali. Come se questi consulenti abitassero in aperta campagna con spazi illimitati.
Ma quanto meno Dirigente ed Assessore dovrebbero saperlo e forse sarebbero dovuti intervenire.
Visto l’aumento sostanzioso e costante di sacchetti dell’immondizia in giro ad ogni angolo della città, nei cestini che sarebbero destinati ad altro, ma anche in terra, spero che l’anno nuovo sia foriero di migliori consigli da parte dei consulenti e che anche ci facciano sapere una volta per tutte la percentuale attuale di indifferenziato presente nella TARI che sarà poi sostituita dal nuovo sistema che consiste nel contare il numero dei sacchetti di indifferenziato prodotto da ciascuna famiglia.
L’Assessore e la Dirigente non lo sapevano prima e non lo sanno neanche adesso, ma il problema non si pone perché eventuali aumenti, visto che comunque è certo che non ci sarà risparmio, saranno a carico come sempre dei cremonesi.
Ma si sa, mettere le mani in tasca ai cittadini non è mai dispiaciuto a questa amministrazione”.