Inceneritore, Bassi (Pd):
"Critiche M5s infondate"
Dopo l’attacco del Movimento 5 Stelle sul tema inceneritore, arrivato attraverso le parole del consigliere regionale Marco Degli Angeli (qui l’articolo completo), arriva la replica di jacopo Bassi, consigliere provinciale e capogruppo Pd in consiglio comunale a Crema: “Il Movimento 5 Stelle torna a parlare di inceneritori lombardi, per bocca del suo consigliere regionale, e lo fa nel solito modo: si scaglia sulle scelte a livello di società partecipate sul territorio, dice che la termovalorizzazione sia un business alimentato dai partiti, sostiene che bruciando i rifiuti si blocca l’economia circolare, si scandalizza perché una quota di rifiuti inceneriti provenga da altre regioni”.
Bassi quindi argomenta: “Sulle scelte politiche ogni critica è legittima. Certo, sarebbe interessante conoscere la proposta alternativa dei 5 Stelle, ma sembra che sia chiedere troppo. Di contro, alcune osservazioni sulle questioni più squisitamente ambientali paiono veramente poco fondate”.
“Bruciare i rifiuti per ottenere energia non è mera questione di business – sottolinea l’esponente dem -, ma la pratica di smaltimento migliore per la frazione indifferenziata, a cui fanno ricorso, nel rispetto dei limiti delle emissioni, tutti i Paesi europei. Per l’indifferenziato, l’alternativa è la discarica, che ha un impatto ambientale molto superiore. Per questo, un termovalorizzatore, se ben integrato in un sistema di gestione dei rifiuti, è perfettamente funzionale agli obiettivi di sostenibilità di un territorio”.
Per Basi “non c’è dualità rispetto all’economia circolare, ma complementarietà: i 5 Stelle non vogliono capire che è impossibile riciclare il 100% dei rifiuti, e che a valle del processo di riciclo si produce una frazione che non si può riciclare ulteriormente”. “Anche in questo caso – evidenzia -, la termovalorizzazione è un’alternativa migliore alla discarica”. Il consigliere provinciale poi aggiunge: “I pentastellati locali si lamentano dell’importazione di rifiuti da altre regioni: il problema sta proprio nel fatto che le altre regioni hanno meno inceneritori della Lombardia, anche per le resistenze dei 5 Stelle, e preferiscono pagare per smaltire altrove la loro spazzatura. Il caso di Roma insegna”.
“Infine – conclude -, sono contrari addirittura del fatto che bruciando energia si possa ottenere energia elettrica definendola “Una rendita assicurata, specie ora che gas e petrolio sono alle stelle”. Quindi la loro soluzione è pagare ancora di più i combustibili fossili che ci troviamo a importare da vere e proprie dittature. In definitiva, la sostanza è: non si può essere dalla parte dell’Ambiente e allo stesso tempo essere contro la Tecnologia”.