Cronaca

A Cremona Solidale visite solo con
super green pass e tampone negativo

Regole sempre più stringenti a Cremona Solidale per tenere lontano il Covid19 dopo il tragico 2020 che ha colpito gli anziani ospiti della struttura di via Brescia. La direzione sanitaria ha disposto ulteriori precauzioni per le visite dei famigliari, dal prossimo 28 dicembre. Oltre alla regola già in vigore per cui può entrare solo un unico visitatore per ciascun ospite, bisognerà essere muniti di green pass rafforzato con in più l’esito negativo del tampone. In alternativa, si potrà entrare con la dimostrazione di avere effettuato la terza dose. Restano in vigore anche l’obbligo di mascherina ffp2 e il divieto di abbracci e baci.

Tutte misure estreme adottate per consentire di tenere aperte le porte della Rsa, come spiega il direttore generale Alessandra Bruschi, e di evitare le chiusure della prima ondata. “Questo è il nostro obiettivo primario. In questo modo, gli educatori possono continuare a svolgere le normali attività di animazione, aspetto importante della vita degli ospiti, delegando invece ai volontari, sempre importantissimi, l’accompagnamento delle visite. Il nostro obiettivo era quello di  consentire le visite per Natale e ci siamo riusciti. Ora è importante continuare a monitorare attentamente la situazione e proprio per questo abbiamo avviato, prima delle feste, uno screening a tappeto con tamponi a tutti gli ospiti, agli operatori e ai volontari, per avere un ‘punto 0’. La stessa cosa sarà ripetuta subito dopo le feste, nella prima quindicina di gennaio”.

Particolarmente restrittiva appare la misura del tampone negativo anche in presenza di green pass rafforzato, come pure quella del visitatore unico, in un periodo come quello natalizio in cui prima dello scoppio della pandemia il numero di parenti  in visita cresceva notevolmente.

E d’altra parte qualche segnale di preoccupazione aveva cominciato a manifestarsi, non tanto tra gli ospiti, tra cui non risultano contagiati, quanto tra il personale. “Abbiamo avuto qualche caso positivo tra gli addetti alla ristorazione e questo ha comportato la chiusura della mensa per il solo personale per una quindicina di giorni, mentre è sempre rimasta attiva per gli ospiti. E anche tra il personale sanitario, i rari casi positivi si sono risolti senza ripercussioni preoccupanti sullo stato di salute. Da notare che da noi si rientra al lavoro solo dopo due tamponi negativi. Anche qui la terza dose di vaccino si sta dimostrando efficace nell’arginare complicanze gravi”. gb

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