Pizzaiolo derubato in casa. Il
dipendente a processo per furto
Avrebbe derubato il suo datore di lavoro, Soufiane Chabab, 27 anni, di origini egiziane residente a Cremona, finito a processo per furto aggravato commesso il 23 febbraio del 2018 nell’appartamento del connazionale Sefin Gamal Dib Nazir, titolare della pizzeria d’asporto “Maestro” di via Mantova. Dalla casa erano spariti 6.000 euro, un’altra somma di denaro corrispondente a 1.000 lire egiziane, un cellulare, un anello d’oro, due passaporti e una carta di identità.
Oggi l’imputato si è presentato in aula con una remissione di querela firmata da suo datore di lavoro, ma il reato, essendo aggravato, è procedibile d’ufficio. Quindi il processo si farà ed entrerà nel vivo il prossimo mese di marzo. Ad assistere l’imputato c’è l’avvocato Marilena Gigliotti.
Il 27enne, che lamentava di non essere stato pagato dal suo datore di lavoro, sarebbe colui che il 23 febbraio di tre anni fa era entrato nella casa di via Mantova per compiere il furto. Ma l’uomo nega ogni addebito.
Nella denuncia, il datore di lavoro aveva raccontato che quella sera al negozio c’era poco lavoro e il suo dipendente, addetto al trasporto con il motorino delle pizze da asporto, gli aveva chiesto di poter salire nel suo appartamento sopra la pizzeria per poter riposare. Il datore di lavoro aveva acconsentito. Erano le 20,20. Due ore e mezza dopo, chiusa la pizzeria, il titolare era salito in casa e si era accorto che qualcosa non andava. Il suo dipendente non c’era più e dando un’occhiata si era accorto di essere stato derubato. In tarda serata l’uomo era venuto a sapere da un conoscente che il suo dipendente era stato visto in giro per Cremona alle 21. Il furto, dunque, sarebbe stato commesso tra le 20,30 e le 21.
Il giorno dopo il titolare della pizzeria aveva sporto denuncia in Questura.
Sara Pizzorni