Classi in isolamento, per molti
vacanze di Natale già cominciate
Sta crescendo in maniera esponenziale il numero di studenti sottoposti a sorveglianza attiva in provincia di Cremona. Se l’ultimo report Ats, aggiornato al 12 dicembre, indicava 301 studenti in isolamento, per 19 classi e 110 positivi, con sole tre classi di scuole superiori coinvolte in tutta la provincia, oggi solo al liceo Manin del capoluogo, sono sei le classi in Dad, che vanno ad aggiungersi alle 6 dello scientifico Aselli. Solo due esempi, per dire come ormai non si riesca più a tenere il conto delle classi che vanno e vengono dalle lezioni a distanza, oltre che al numero di studenti potenzialmente positivi.
Stando ai dati di Ats Valpadana aggiornati al 16 dicembre, nell’intera Ats, quindi comprendendo anche la provincia di Mantova, la fascia d’età con maggiore incidenza di contagi è quella fino agli 11 anni: c’erano 7 casi ogni 100mila abitanti a inizio ottobre; sono 55 ogni 100mila al 16 dicembre. La seconda fascia più colpita è quella dai 12 ai 24 anni, arrivata a 44 casi ogni 100mila abitanti.
Incidenza un po’ più bassa nelle altre fasce d’età, con gli ultra65enni che sfiorano i 20 casi.
In generale, in provincia di Cremona, in due mesi e mezzo si è passati da meno dell’1% di tamponi positivi al 2,5%, un dato quest’ultimo nettamente inferiore alla media lombarda che ieri si attestava al 3,8%.
La formula che scatta in una classe delle superiori quando viene trovato uno studente positivo è “sorveglianza attiva”: non appena viene segnalato, il preside dispone la Dad e lo comunica all’Ats che il più presto possibile, ma inevitabilmente tardi rispetto all’evolversi della situazione, invia il documento che dà il via al periodo di sorveglianza. Seguono due tamponi per gli altri componenti della classe: a 48 ore dal primo caso e poi al quinto giorno. Il tampone può essere rapido o molecolare e l’esito va comunicato all’Ats.
Confusione generale tra i genitori sul percorso da intraprendere a questo punto, certo è che chi è posto in isolamento in questi giorni, ha quasi certamente iniziato le “vacanze” di Natale con una settimana d’anticipo, posto che dalla seconda metà della prossima settimana le scuole chiuderanno per la pausa natalizia. Con l’incertezza che la sorveglianza attiva si trasformi in quarantena se in una classe (parliamo sempre delle superiori), il numero di studenti positivi salga a tre.
Giuliana Biagi