Recupero immobili fatiscenti con
aumento volumetrie: fissati i criteri
Definiti dal Comune gli ambiti del proprio territorio in cui escludere l’applicazione delle agevolazioni previste dalla legge regionale 11/2021 per incentivare il recupero di fabbricati dismessi. Una legge che nella prima formulazione risale al 2005, nata per contrastare il consumo di suolo e allo stesso tempo invogliare i privati a ristrutturare gli immobili fatiscenti, consentendo un aumento delle volumetrie. Un articolo in particolare di quella legge, il 40bis, era stato dichiarato illegittimo dal Tar e quindi riformulato quest’anno. Il Comune di Cremona aveva in precedenza avviato una ricognizione anche attraverso l’Ordine degli Architetti, per individuare quali immobili avessero i requisiti per rientrare nelle agevolazioni, ma solo 5 erano stati gli immobili segnalati, tre dei quali (tra cui una porzione compresa nella ex Piacenza) non aveva i requisiti, mentre per altri due erano già in corso pratiche edilizie da parte dei proprietari.
Entro il 31 dicembre i Comuni devono deliberare – in Consiglio – i criteri che gli immobili devono rispettare per rientrare nei benefici, sia le zone di esclusione, queste ultime “in relazione a motivate ragioni di tutela paesaggistica, comunque ulteriori rispetto a eventuali regole morfologiche previste negli strumenti urbanistici, che nel concreto dimostrino l’insostenibilità degli impatti generati da tali disposizioni rispetto al contesto urbanistico ed edilizio in cui si collocano gli interventi”.
Gli ambiti di esclusione sono quindi le cascine, per le quali, afferma il vicesindaco Andrea Virgilio, “occorre mantenere una tutela dal punto di vista paesaggistico, ferme restando le possibilità già previste nella pianificazione vigente”.
“Rispetto al centro storico – aggiunge – abbiamo escluso tutti gli edifici sottoposti a semplice risanamento conservativo; mentre le agevolazioni con aumento di volumetrie potranno essere applicate a quelli sottoposti a ristrutturazione. Abbiamo cercato di mantenere un equilibrio che da un lato tutelasse parti del nostro paesaggio e dall’altro garantisse la flessibilità necessaria per edifici non di pregio”.
Al momento sono due gli immobili segnalati da privati, che potranno godere di aumento di volumetrie rispetto alla legge regionale: uno in via Genala e un altro in via Bissolati. Tra i requisiti previsti per usufruire della norma, gli immobili devono risultare dismessi da almeno un anno dall’entrata in vigore della L.R. n. 11/2021, e devono essere causa di “criticità per uno o più dei seguenti aspetti: salute, sicurezza idraulica, problemi strutturali che ne pregiudicano la sicurezza, inquinamento, degrado ambientale, urbanistico-edilizio e sociale”. gbiagi