Guidesi: "Auto elettrica, a rischio
in Lombardia 20mila posti"
L'intervento dell'assessore regionale allo Sviluppo economico dopo la dura presa di posizione del presidente di Confindustria Lombardia, Francesco Buzzella, e dei colleghi presidenti delle associazioni industriali di Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte
“Solo in Lombardia si rischia di perdere 20mila posti di lavoro e questo non possiamo permettercelo perché senza la Lombardia si ferma il Paese”. È questa la dura presa di posizione dell’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, in merito alle ultime dichiarazioni del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) sulla transizione tecnologica della filiera automotive, che ha indicato nel 2035 il temine per la vendita di auto con motore a combustione. Le dichiarazioni di Guidesi fanno seguito a quanto espresso ieri anche da Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, e dai colleghi presidenti delle associazioni industriali di Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto.
“La preoccupazione degli imprenditori dell’automotive, espressa con forza da Confindustria Nord, – ha aggiunto l’assessore regionale – è la nostra preoccupazione: come Regione non mettiamo in discussione gli obiettivi della transizione ecologica, ma non condividiamo come arrivare a questi obiettivi. Serve neutralità tecnologica per raggiungere quei traguardi. Si dia modo alle imprese della filiera automotive di poter utilizzare, attraverso la neutralità tecnologica, il proprio ingegno, la ricerca e l’innovazione al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale quanto prima tutelando aziende e occupazione. Il futuro delle nuove generazioni si lega alla tutela dell’ambiente se accompagnata dalla tutela del lavoro; senza lavoro non c’è futuro”.
“Imporre un’unica strada ad un’intera filiera – ha detto ancora Guidesi – è limitativo sia rispetto ai processi di innovazione sia nella ricerca, e inoltre si limita la libera concorrenza. Non è detto che nel 2035 l’impatto zero sull’ambiente sarà determinato solo ed esclusivamente dalle auto elettriche per cui è giusto perseguire gli obiettivi di sostenibilità tutelando però aziende ed occupazione attraverso la neutralità tecnologica: siamo pronti – ha concluso l’assessore – a raccogliere la sfida se le regole ce lo consentiranno”.