Covid oggi Italia, chi rischia la zona gialla: la mappa Ue
La Lombardia “resta in zona bianca”, il Veneto verso la zona gialla “per Natale”, Lazio “attenzionato”. L’Italia alle prese con coronavirus e variante Omicron fa i conti con l’aumento dei contagi nelle regioni pur rimanendo in condizioni relativamente migliori rispetto al resto d’Europa. Solo cinque, infatti, le regioni in zona gialla nel Paese secondo la mappa Ecdc che ieri ha fotografato la situazione covid in Ue mentre la nuova variante domina la scena. Cala quindi il numero delle regioni italiane in giallo, colore che indica un rischio medio, nella mappa aggiornata ogni settimana e che serve come ‘bussola’ di riferimento per le restrizioni di viaggio. Umbria, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna sono ancora gialle, tutte le altre sono in rosso a parte Valle d’Aosta, Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, che sono in rosso scuro, la fascia di rischio massimo. Tutto il resto d’Europa intanto si tinge di rosso o rosso scuro, fatta eccezioni per tre comunità della Spagna (Estremadura, Madrid e Cantabria), in giallo, e due regioni della Romania.
Veneto verso la zona gialla per Natale. Questo lo scenario delineato dal governatore Luca Zaia il 7 dicembre scorso sulla base di numeri legati a contagi e ricoveri. “Questa settimana ipotizziamo di essere ancora in zona bianca, stamani eravamo all’11% per l’occupazione in area non critica. Per gli altri due parametri, incidenza e terapie intensive, abbiamo già sforato. La prossima settimana sarà bianca, ma quella di Natale è molto probabile che sarà gialla”.
Lombardia zona bianca anche la prossima settimana. Lo ha comunicato ieri il presidente della Regione, Attilio Fontana, anticipando l’esito della valutazione sui “dati settimanali che domani (oggi, ndr) la cabina di monitoraggio di Iss e Ministero della Salute”. “L’indice Rt ospedaliero continua a scendere e passa da 1,19 dei sette giorni precedenti a 1,03. Ancora sotto le soglie di allerta le percentuali di occupazione dei posti letto (registrate martedì scorso da Iss) in terapia intensiva, 8 per cento, e area medica, 12 per cento”. Nella Regione ieri ci sono stati 1.486 contagi e 20 morti da ieri secondo l’ultimo bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute.
Ieri nel Lazio “su 13.386 tamponi molecolari e 13.815 tamponi antigenici per un totale di 27.201 tamponi, si sono registrati 1.376 nuovi casi positivi (-178). Il valore Rt stabile a 1.06 e l’incidenza in aumento a 190 per 100mila abitanti, ma la velocità dell’incremento subisce un lieve calo rispetto alla settimana precedente (-2%)”. Così nella giornata l’assessore alla Sanità e all’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, a conclusione della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “La situazione va attenzionata, rimane l’obiettivo del raffreddamento della curva”, ha spiegato D’Amato.