"Qui, quasi un inizio", il
7 dicembre al Ponchielli
“Non uno di meno – La scuola senza cattedra” è il titolo del progetto presentato da una fitta rete di parter delle province di Cremona, Brescia e Mantova e selezionato da “Con i Bambini – Impresa sociale nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il laboratorio APS e la Compagnia dei Piccoli sono le due associazioni responsabili della parte artistica in collaborazione con altre realtà che si occupano di educazione e integrazione (Coop Cosper – Nazareth – Ucipem). Il progetto ha il patrocinio del Comune di Cremona e il sostegno della Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona e Mantova
Per 5 settimane, ragazze e ragazzi, composti in gruppi eterogenei (frequentanti la scuola e non) preparano uno spettacolo, seguendo il modello della danza in comunità. “Qui, quasi un inizio” sarà portato in scena il 7 dicembre 2021 alle ore 20.30, al Teatro Ponchielli di Cremona, con l’Orchestra Filarmonica Italiana (OFI).
La chiave del progetto è “offrire un’alternativa alle ragazze e ai ragazzi che non hanno trovato nel “classico” percorso scolastico l’opportunità di far emergere il loro potenziale”. La convinzione alla base di quest’idea – portata avanti con determinazione dalle associazioni impegnate nell’integrazione socio-culturale Il Laboratorio e La Compagnia dei Piccoli – è quella che “le discipline artistiche siano strumenti necessari nella lotta all’esclusione sociale e motori di trasformazione e di inclusione”. I laboratori in cui si sperimentano forme alternative alla didattica diventano “opportunità per rinforzare risorse personali e scoprire approcci cognitivi altri e complementari a quelli tradizionali”.
Sulle musiche proposte dall’Orchestra Filarmonica Italiana di Amilcare Ponchielli, Gioacchino Rossini, Antonìn Dvořák e Johann Strauss i giovani attori intervengono come strumenti di un’orchestra che vive da subito la sfida di ascoltarsi, di farsi posto nel mondo e muoversi insieme. La musica detta i tempi di un racconto che ha contorni sfumati tra la il classico e la contemporaneità, tra l’attualità di tutti noi e il presente di ciascuno di loro.