Green pass e vaccini, Cacciari sbotta a Otto e Mezzo: “Provocazioni di mer..”
Massimo Cacciari show stasera a Otto e Mezzo su La7, con l’ennesimo botta e risposta in studio del filosofo. Nel mirino del professore stavolta finiscono Alessandro De Angelis e Beppe Severgnini. Spiega in studio Cacciari: “La cattiva notizia è che crescono i contagi anche tra i vaccinati” quindi “il vaccino non protegge in mondo completo” e “dobbiamo pensare anche a qualcosa di diverso” perché, se la vaccinazione dovesse avvenire ogni 6 mesi, a quel punto si tratterebbe di “una terapia come quella del vaccino anti influenzale, che però nessuno si è mai sognato di rendere obbligatorio”. “A questo punto – aggiunge -, visto che hanno deciso di vaccinare anche gli infanti, allora sì: obbligo, obbligo, obbligo. Così si assumono le responsabilità”.
Dopo le parole del prof interviene Severgnini: “A me viene una gran tristezza quando sento una persona come Cacciari, dopo tutti i morti, fare ancora un paragone fra il covid e l’influenza. Lei deve dire che senza i vaccini sarebbe una catastrofe, questo non è il momento di confondere le idee alle persone”.
“Attenzione prof Cacciari a dare dei dati fuorvianti – rincara la dose De Angelis -. Io ne dico due: nel Lazio nel 2020 sono morti in un mese 1.155 persone, quest’anno 188” mentre “il 49,1% delle ospedalizzazioni e il 64,2 dei ricoveri nelle terapie intensive sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcun vaccino”. “Ho detto che il vaccino non funziona?”, ribatte Cacciari. “Beh sostanzialmente…”, dice De Angelis che ottiene una replica piccata: “Restiamo calmi, dai…Ho solo detto che bisogna pensare a un piano B perché questo vaccino non funziona come si sperava e non risolve i problemi”.
Poi, dopo un nuovo botta e risposta con Severgnini su vaccini e scienziati citati dal prof, Cacciari sbotta. Dice il giornalista del Corsera: “I prof seri sono quelli che rispondono alle domande. Lei fa il filosofo, io il giornalista, guardi le pubblicazioni…”. “Ho capito – perde le staffe -, gli scienziati sono solo i suoi e gli altri sono dei poveri rincoglioniti! Ma dai, avete dato del rincoglionito a Montagnier… Allora mi taccio e non parlo più di questo argomento, ma che discorso è?”. “Perché sono scienziati veri….”, tenta di continuare Severgnini. “Ma è matto! Guarda – minaccia Cacciari – che ti becchi una denuncia a dire che quelli che saranno a Torino con me non sono scienziati veri! Ma stai attento, ma cosa dici?”
Il nuovo intervento di De Angelis – “Io non so se lei considera scienziati veri quelli che hanno esposto tesi negazioniste oppure se considera veri gli scienziati che hanno paragonato questa situazione all’avvento del nazismo…” – per Cacciari è la goccia che fa traboccare il vaso: “Ma che provocazione – dice rivolgendosi a Lilli Gruber -. Guarda che me ne vado, se questo continua così e dice che sono con quelli vestiti da deportati io me ne vado. Se tu fai provocazioni di merda di questo tipo – si rivolge poi a De Angelis – me ne vado!”.