Cronaca

1 dicembre giornata contro l'Aids
Campagna di sensibilizzazione

In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, il prossimo 1 dicembre, ASST Cremona partecipa ad una serie di iniziative organizzate all’interno del Progetto Torrazzo.
Il titolo scelto per la campagna di sensibilizzazione è “Conosci il tuo stato”, un invito rivolto a tutta la cittadinanza ad essere maggiormente consapevole rispetto alla propria salute in tema di malattie sessualmente trasmissibili.

GLI EVENTI IN PROGRAMMA IL 1 DICEMBRE

Se hai la testa fatti il test – dalle 12 alle 14.30 c/o Ciclofficina La Gare Des Gars (Via Dante 90, Cremona)
Possibilità di eseguire test salivari gratuiti e in anonimato. Distribuzione materiale informativo.
A cura del SerD dell’ASST Cremona, Cooperativa di Bessimo, Casa della Speranza, Collettivo Studentesco il Megafono e Consulta Provinciale Studentesca.

Prevenzione è informazione – dalle ore 18 c/o Circolo Arcipelago (Via XX Settembre 62, Cremona)
Breve presentazione dell’evento a cura di Lorenzo Lupoli (Arcigay Cremona La Rocca), Chiara Luccarini (Comitato Cremona Pride), Tea Uggeri (Circolo Arcipelago) e Alice Mattarozzi (Collettivo Studentesco Il Megafono).
A seguire due momenti informativi: “Informazione, sensibilizzazione e prevenzione HIV”. Intervengono Roberto Poli (Responsabile SerD, ASST Cremona), Maurizio Milesi (Infettivologo), Giampaolo Rossi (CTS Sez. M Min. Sal. Roma) e M. Adriana Trovati (Coordinatore del Progetto Torrazzo).
“Assistenza sanitaria ad emarginati ed immigrati”, a cura di Carlo Giordano (Vicepresidente Associazione Art.32).
Per tutta la durata della serata sarà possibile eseguire test salivari gratuiti.

QUALCHE DATO Secondo il recente Report UNAIDS 2020, 38 milioni di persone convivono con l’HIV, di cui 25,4 milioni sono in trattamento. Sono, quindi, 12,6 milioni le persone in attesa di cure, a livello globale.
Negli ultimi anni in Italia vi è stato un continuo calo dell’incidenza e nel 2020 una netta riduzione: sono state segnalate 1.303 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a un’incidenza di 2,2 nuove diagnosi ogni 100.000 residenti. Allo stesso modo sono stati diagnosticati 352 nuovi casi di AIDS rispetto ai 605 nel 2019. Numeri che confermano il trend in discesa degli ultimi anni, ma che nel 2020 a causa della pandemia da Covid 19 segnano un crollo che potrebbe essere imputato ad un ritardo delle diagnosi.
Per contrastare la diffusione della malattia e ridurre i rischi per la persona è fondamentale una diagnosi precoce.
Presso il SerD dell’ASST Cremona è sempre possibile eseguire test di screening tramite accesso diretto, senza impegnativa e in forma gratuita ed anonima. La sede è in via Postumia, 23/g, aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16, telefono: 0372 408702

 La differenza tra Hiv e Aids viene spiegata da Alessia Zoncada, medico presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale di Cremona. «L’HIV è la sigla inglese che identifica il virus dell’immunodeficienza umana (Human Immunodeficiency Virus), un virus a RNA che appartiene a una particolare famiglia virale, quella dei retrovirus, dotata di un meccanismo replicativo assolutamente unico. Le principali cellule bersaglio dell’HIV sono i linfociti T di tipo CD4, fondamentali nell’orchestrare la risposta immunitaria dell’individuo nei confronti di svariati agenti patogeni e oncogeni. Una persona, dopo essere entrata in contatto con l’HIV, diventa sieropositiva al test per l’HIV. La sieropositività implica che l’infezione è in atto e che è dunque possibile contagiare altri individui. Queste malattie, definite infezioni opportunistiche, definiscono la condizione di AIDS, ovvero la sindrome da immunodeficienza acquisita (Acquired Immune Deficiency Syndrome) che provoca un progressivo depauperamento del sistema immunitario fino ad avere manifestazioni cliniche tipicamente correlate all’infezione da HIV».

Esistono terapie? «Esistono molte terapie di combinazione che, se iniziate precocemente, impediscono l’evoluzione dell’infezione in malattia e garantiscono una buona qualità di vita, tanto che le aspettative di vita per chi oggi scopre l’infezione ed entra subito in terapia sono simili a chi non ha l’HIV.
Occorre tuttavia tenere presente che le attuali strategie terapeutiche, anche se molto efficaci, non consentono la guarigione dall’infezione, ma permettono di tenerla sotto controllo. Accanto ai farmaci, sono in corso da vari anni molti studi per mettere a punto un vaccino che possa prevenire l’infezione tra gli HIV negativi e migliorare il decorso della malattia in chi è già infetto».

Come avviene la trasmissione dell’HIV? «L’HIV si trasmette principalmente tramite rapporti sessuali non protetti, l’utilizzo di materiali per iniezioni non monouso o per passaggio del virus da madre HIV positiva al feto. Analoghe modalità di trasmissione si hanno anche per malattie come la sifilide, epatite B ed epatite C».

In caso di positività all’HIV o ad altre malattie sessualmente trasmissibili, a chi è possibile rivolgersi?
«L’Unità Operativa di Malattie Infettive, oltre ad avere letti di degenza dedicati ai pazienti che necessitano di ricovero, offre un servizio ambulatoriale per i pazienti con infezione da HIV e con infezioni sessualmente trasmissibili. L’accesso è regolato dal CUP sia per la prima visita che per i controlli, ma è previsto un accesso diretto, concordato con i medici infettivologi, per i nuovi riscontri di infezione da HIV, con la finalità di ridurre al minimo i tempi di attesa e di garantire un adeguato tempo di visita per il counseling di un momento così delicato».

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